ll presidente della Sampdoria Massimo Ferrero si è rivolto alla Questura di Roma dove vive per sporgere una denuncia contro ignoti dopo una lunga serie di minacce ricevute (“Ti facciamo fuori, guardati le spalle”, “Ti ammazziamo”). Al suo indirizzo sono stati spediti anche proiettili. Una tensione salita a Genova dopo il tentativo fallito di acquisire la società da parte della cordata guidata da Gianluca Vialli. “Ho paura per i miei figli, solo questo" ha commentato.
Sono due anni che il patron del Doria sopporta striscioni e anche attacchi sui social da un gruppo di pseudo tifosi che lo tormenta. Già nella notte tra il tra il 18 e il 19 settembre 2019, Ferrero aveva ricevuto minacce di morte per spingerlo a lasciare la società al gruppo-Vialli. quando all'ingresso della struttura di 'Casa Samp' dove vivono i giocatori del settore giovanile blucerchiato, comparve la scritta minacciosa "Ferrero infame, guardati le spalle".
“Ci convivo male, ma ci convivo e continuo sulla mia strada - le sue parole all'Adnkronos -. Certo, sarebbe meglio non riceverle queste minacce perché non sai mai chi hai davanti”.
Su chi lo tormenta per la trattativa sfumata con la cordata di Gianluca Vialli e la cessione della società: “Chi mi minaccia è invisibile, non so chi siano i mandanti, ma vado avanti a barra dritta con il mio lavoro cercando di fare sempre meglio. Ho paura per i miei figli, solo questo, ma il lavoro mi aggrada e non mi fa pensare a persone che, se fanno quello che fanno, hanno qualche problema. Vengano a dirmelo vis a vis, io voglio bene a tutti”.