Un addio destinato a rimanere nella Storia. Quello tra Suarez e il Barcellona non è stato un divorzio come gli altri. Si è portato dietro conseguenze irripitebili, tipo denunce a Università italiane e la possibilità di troncare rapporti che sembravano eterni come quello tra Messi e il club della sua vita. In occasione delle sfide del girone di qualificazione mondiale sudamericano, che ha visto i due amici andare a segno con le rispettive Nazionali, Suarez è tornato su un argomento che, evidentemente, non gli è ancora andato giù.
"Ho passato giorni a piangere a causa della situazione che stavo vivendo. Poi sono tornato a divertirmi, ancora una volta a essere valorizzato come giocatore, a essere amato, a sentire la cura di un club che mi ha accolto meravigliosamente. Non sono stato sorpreso da quello che ha detto Messi, perché lo conosco molto bene. So benissimo che dolore ha provato. E' uguale al mio. Ha pensato che mi avessero cacciato dal club a causa del modulo, c’erano altri modi per fare le cose corrette nei miei confronti. Sono stati sei anni lunghi e questa situazione ha fatto stare male anche lui. Lo vedo come un amico e sa benissimo quanto tutti noi abbiamo sofferto”, queste le parole dell'attaccante uruguaiano che ha voluto ringraziare l'amico per quanto detto dopo il suo addio al Barça.
“La mia famiglia voleva vedermi felice - ha aggiunto Suarez -, al Barcellona succedono cose strane, come quando ti spediscono ad allenarti separatamente perché sanno che non giocherai la partita successiva. Cose del genere mi hanno fatto male e la mia famiglia ha visto quanto, quindi mi hanno incoraggiato a trovare altre opportunità. Quando l’Atletico Madrid mi è venuto a cercare, non ho esitato neanche un attimo. Ovviamente devo abituarmi a molte cose nuove, ma sono molto felice all’Atletico”.