In casa Genoa prosegue l'emergenza coronavirus. E a fare il punto della situazione ci ha pensato Enrico Preziosi. "Ho ancora 15 giocatori positivi, nessuno si è negativizzato, e sono quasi tutti dei titolari - ha spiegato il presidente rossobù -. Non so proprio come potremo presentarci a Verona e con l'Inter. La positività di Ibra è durata 16 giorni, per noi sarebbe un disastro". "Che faccio, mando in campo sei primavera? Ed il valore sportivo della partita? - ha aggiunto -. La Lega prevede un solo jolly, ma così rischiamo tanti 0-3 e di finire in Serie B".
Tutto nonostante un'attenzione maniacale al protocollo e alle regole dettate dalla Figc per gestire in sicurezza gli eventuali contagi. "Il nostro centro è stato migliorato e sanificato, la palestra è in aperta campagna e abbiamo superato le ispezioni federali - ha precisato il patron rossoblù -. Perin mi disse che aveva partecipato a delle cene, come fanno tutti, probabilmente sarà partito da lì il contagio". "Il rispetto del protocollo è esemplare", ha aggiunto Preziosi.
Poi qualche battuta sul match fantasma Juve-Napoli e sul possibile verdetto del Giudice Sportivo. "Il fatto in sé non mi riguarda, peraltro, è materia della procura federale - ha spiegato Preziosi al Corriere dello Sport - . Resta inteso che mai mi sognerei di far intervenire l’Asl". "Da quello che mi raccontano e si sente dire, il Napoli rischia una penalizzazione - ha proseguito -. Più che un rischio, è una certezza. Il regolamento tuttavia non va, deve essere rivisto, non ci sono santi". "Quando affermo che Juve-Napoli è stato uno spot mortale per il calcio italiano ho le mie buone, anzi ottime ragioni - ha continiato il presidente del Genoa -. Siamo in una fase caldissima della discussione sul futuro del nostro sport e non avevamo certamente bisogno di un incidente simile". "Noi presidenti stiamo lavorando per garantire la continuità e la sostenibilità del sistema", ha concluso.