Jhonatan Narváez vince la dodicesima tappa del Giro d’Italia. L’ecuadoriano del team Ineos Grenadiers si aggiudica in solitaria la frazione partita e arrivata a Cesenatico, terra di Marco Pantani. Dopo cinque salite restano solo due dei 14 fuggitivi iniziali e Narváez mantiene un buon margine sull’ucraino Mark Padun, che avrà poi un ritardo di oltre un minuto. Il gruppo maglia rosa (sempre sulle spalle di Almeida) raggiunge il traguardo dopo circa 8’.
Probabilmente ora Jhonatan Narváez chiederà la cittadinanza onoraria alla Romagna dopo essersi aggiudicato anche la Settimana Internazionale Coppi e Bartali, tra Riccione e Forlì, un mese fa. Fatto sta che l’ecuadoriano s’impone in solitaria nella frazione numero 12 di questo Giro, ottenendo il suo primo successo nella corsa rosa, nonché il terzo della Ineos Granadiers in questa edizione. Un dodicesima tappa affrontata con partenza e arrivo a Cesenatico, terra di Marco Pantani, con 204 chilometri di percorso e con 3800 metri di dislivello. Un continuo susseguirsi di salite e di discese che non hanno lasciato neanche un attimo di respiro, con delle condizioni meteorologiche decisamente proibitive.
Dopo 30 km parte un drappello di 14 corridori che rendono anche più di 12 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa; sulla fuga arriva anche Héctor Carretero della Movistar che rientra dopo un incredibile inseguimento individuale. L’andatura del gruppo cambia grazie alla NTT Pro Cycling di Domenico Pozzovivo. La compagine di Bjarne Riis accelera nettamente, distruggendo il plotone maglia rosa. Anche davanti si danno battaglia gli attaccanti. Alla fine rimangono in due a circa 50 chilometri dal traguardo: Mark Padun (Bahrain-McLaren) e proprio Narváez. Non c’è lo scontro diretto tra i big sull’ultimo GPM, quello di San Giovanni in Galilea: l’unico a muoversi, quasi in cima, è Pozzovivo, con tutti i rivali alle spalle.
Nella discesa finale c’è un colpo di scena nella coppia al comando: problema tecnico per Padun, che viene quindi costretto a cambiare bici. Narváez ne approfitta e va via in solitaria, lanciandosi verso il traguardo. L’ucraino prova alla disperata a raggiungere il rivale, (arrivato a soli 10” di ritardo), ma alla fine si deve arrendere. Trionfo a braccia alzate per l’ecuadoriano davanti a Padun; terzo Simon Clarke (EF). A 8 minuti arriva il gruppo maglia rosa con tutti i big davanti. Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step) resta leader della classifica generale.