Il Milan non si ferma più e vince anche al debutto stagionale in Europa League, superando 3-1 il Celtic a Glasgow. I rossoneri chiudono il primo tempo avanti di due gol grazie alle prodezze di Krunic e Diaz. Nella ripresa provano ad abbassare i ritmi, staccano la spina un po' troppo presto e permettono a Elyounoussi di accorciare, ma dopo qualche sofferenza la chiudono nei minuti di recupero con la prima rete in maglia rossonera di Hauge.
LA PARTITA
Sette vittorie su otto partite in stagione, alla quale va aggiunta quella ai rigori contro il Rio Ave che completa un en plein quasi d'altri tempi. Il Milan di Pioli non smette più di stupire, espugna il Celtic Park quasi in scioltezza, nonostante un po' di turnover e un Ibra meno trascinatore di altre volte, allunga la sua striscia di imbattibilità (che dura ormai dall'8 marzo) e mette a referto la decima gara di fila con almeno due gol segnati. Un record che resisteva da 56 anni. In Scozia i rossoneri mostrano un gioco meno brillante del solito (l'assenza di Calhanoglu si sente), ma fanno valere la netta superiorità tecnica. Si coccolano il talento di Brahim Diaz e si godono anche le prime reti di Krunic e Hauge, volando subito in vetta al girone al fianco del Lille, vincente 4-1 sullo Sparta Praga, che arriverà a San Siro tra una settimana.
Per l'esordio casalingo Lennon si affida all'ex di serata Laxalt e a un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano come Ntcham per costruire il suo 3-5-2, mentre Pioli lancia dal 1' Dalot (non una gran serata la sua) e rivoluziona il terzetto alle spalle di Ibra, schierando Castillejo e Krunic al fianco di Brahim Diaz. I padroni di casa, nonostante la pesante assenza del loro caldissimo pubblico, partono con grande aggressività, pressando rabbiosamente i portatori di palla e spaventando anche un paio di volte la retroguardia rossonera. Ai ragazzi di Pioli, tuttavia, basta poco per mettere le cose in chiaro: al quarto d'ora Castillejo mette in mezzo un cross tagliato, Krunic si inserisce tra Duffy e Welsh e di testa batte Barkas. Milan in vantaggio e primo gol in maglia rossonera per il bosniaco. Con lo 0-1 in tasca Ibra e compagni amministrano con maggior tranquillità, fanno girare palla senza prendere rischi e a pochi minuti dall'intervallo raddoppiano: la palla viaggia sull'asse Ibra-Theo e finisce sul destro di Brahim Diaz, che manda a vuoto un maldestro tentativo di recupero di McGregor e incrocia sul palo lontano, dove il portiere non può arrivare.
Nella ripresa Lennon prova a dare una scossa ai suoi passando al 4-3-3 e inserendo Elyounoussi e Christie, ma la musica non cambia. Il Celtic corre, mette in campo un buon pressing, ma la qualità latita e gli scozzesi non riescono mai a dar vita a un'occasione buona per impensierire Donnarumma. Quando ha la palla il Milan si limita a gestire, tenendo bassi i ritmi ed evitando strappi inutili. A metà secondo tempo Pioli fa rifiatare un Ibra non particolarmente in serata, inserendo Leao, e decide di sperimentare la coppia centrale Tonali-Bennacer. I rossoneri però, forse un po' troppo sicuri del risultato, abbassano la guardia e alla mezzora vengono puniti, quando su calcio d'angolo Elyounoussi svetta su un distratto Tonali e batte di testa Donnarumma. Il gol dà fiducia al Celtic, ma non basta a scalfire le certezze rossonere, che tornano saldissime nei minuti di recupero quando il neo entrato Hauge trova la sua prima rete da milanista dopo una bella imbucata di Saelemaekers, mettendo la parole fine alla serata.
LE PAGELLE
Laxalt 6,5 - Ha voglia di mettersi in mostra di fronte alla sua ex squadra e lo si nota fin dai primi minuti. Corre tanto, pressa con aggressività e tiene botta fino alla fine, pur senza mai creare enormi grattacapi alla difesa avversaria.
Ajer 6,5 - Complice anche la serata decisamente no dei compagni di reparto, il gigante norvegese si esalta mettendo in mostra tutte le proprie qualità. Anticipi, chiusure tempestive e nessuna paura nel corpo a corpo con Ibra. Se si aggiunge la discreta qualità nelle uscite palle al piede si capisce perché lo stesso Milan si era interessato molto a lui in estate.
Duffy 4,5 - In coppia con Welsh combina un pasticcio dietro l'altro, perdendosi tutte le marcature decisive in occasione dei gol rossoneri. Serataccia.
Ibrahimovic 6 - Un po' troppi errori negli scambi coi compagni e zero tentativi verso la porta. Dopo la serata magica del derby si prende un turno di pausa, ma ha comunque il merito di dare il La all'azione del 2-0 firmato Diaz.
Diaz 7 - Qualità e talento sono sotto gli occhi di tutti e i gol stanno arrivando puntuali. Ha tutte le carte in regola per diventare una pedina fondamentale nel giovane Milan di Pioli.
Tonali 5,5 - Gli si perdona la distrazione su Elyounoussi in occasione del 2-1, un po' meno i troppi errori in fase di impostazione e l'eccessiva timidezza nelle giocate. La sensazione è che per diventare un titolare fisso di questa squadra gli servirà qualcosa in più.
IL TABELLINO
Celtic-Milan 1-3
Celtic (3-5-2): Barkas 5,5; Welsh 4,5 (1' st Elyounoussi 7), Duffy 4,5, Ajer 6,5; Frimpong 6, Ntcham 6, Brown 5 (19' st Rogic 6,5), McGregor 5,5, Laxalt 6,5 (32' st Taylor 6); Ajeti 5 (32' st Klimala 6), Griffiths 5 (1' st Christie 6,5).
Allenatore: Lennon 5
Milan: (4-2-3-1): Donnarumma 6; Dalot 5,5, Kjaer 6,5, Romagnoli 6,5, Hernandez 6,5; Tonali 5,5, Kessie 6,5 (21' st Bennacer 6,5); Castillejo 6,5 (34' st Saelemaekers 6,5), Diaz 7 (34' st Hauge 6,5), Krunic 6,5; Ibrahimovic 6 (21' st Leao 6).
Allenatore: Pioli 6,5
Arbitro: Jug
Marcatori: 14' Krunic (M), 42' Diaz (M), 31' st Elyounoussi (C), 45'+2 st Hauge (M)
Ammoniti: Laxalt (C), Tonali (M), Donnarumma (M), Christie (C), Saelemaekers (M)
Espulsi: