Oramai lo sappiamo: il nostro pianeta, la nostra Terra va curata e tutelata: estremamente negativi sono i dati che ci restituiscono gli studi. In particolare il rapporto Unep denuncia che il 15% dei decessi sia attribuibile a fattori ambientali, con oltre 228mila morti causati dal solo inquinamento atmosferico, 730 tonnellate di plastica riversate in mare ogni anno e biodiversità a rischio con una percentuale di riscaldamento del 20% superiore alla media globale.
L’Unep, Agenzia per l’Ambiente delle Nazioni Unite, avverte: se non si inverte la rotta si rischiano “danni irreversibili”. Il rapporto, giunto alla terza edizione dal 2005, presenta una panoramica preoccupante in cui aumenteranno disuguaglianza sociale, perdita di biodiversità con oltre mille specie esotiche che minacciano la sopravvivenza di quelle locali, cambiamento climatico e pressione sugli ecosostemi. Oltre allo stato dell’arte, Unep suggerisce una serie di azioni per invertire la tendenza, come lo stop ai sussidi alle energie non rinnovabili e all'estrazione delle acque, con più potere agli amministratori locali per applicare protocolli internazionali.