'Lavori in corso' è il cartello esposto fuori dalla Continassa dall'inizio dell'era Pirlo in casa Juve. Lavori che proseguono ma ancora i frutti non si vedono. Lo dice il terzo pareggio consecutivo in campionato escludendo la vittoria per 3-0 a tavolino contro il Napoli. Un 1-1, quello ottenuto contro il Verona, fatto anche di arrembaggio e di sfortuna, ma che evidenzia i limiti di una squadra ancora alla ricerca del gioco e orfana più che mai del suo leader, l'uomo capace da solo di risolvere le situazioni complicate: Cristiano Ronaldo.
Problemi in fase di impostazione, Ramsey e Arthur che non incidono, un Bernardeschi disastroso, un Dybala titolare e dispensatore di qualche guizzo ma ancora non al 100%. Ci vuole il talento di Kulusevski, lasciato inizialmente in panchina, per cacciare via i fantasmi.
Tutto condito anche da un preoccupante allarme in difesa. Gli esami a cui si è sottoposto Bonucci dopo il problema muscolare rimediato contro il Verona non hanno evidenziato lesioni, ma il centrale bianconero resta in dubbio per la Champions. In vista della gara di mercoledì col Barça Leo verrà monitorato costantemente e proverà a stringere i denti fino alla fine, ma non è detto che riesca a recuperare. Se non dovesse farcela, con Chiellini e De Ligt già in infermeria, Pirlo avrebbe davvero gli uomini contati per il reparto arretrato, con i soli Danilo e Demiral a disposizione.
E l'attesa non finisce qui: perché c'è sempre da aspettare l'esito dell'ultimo tampone Covid di Cristiano Ronaldo, che deve essere negativo entro la vigilia. Al tecnico bianconero le alternative in attacco non mancano: ma CR7 è uomo Champions.