I VOTI

Milan-Roma, le pagelle: Ibra e Dzeko giganti

Tatarusanu, esordio da incubo. Kumbulla, prestazione a due facce

MILAN

TATARUSANU 5 - Bagna l'esordio ufficiale con un'uscita a vuoto che il Milan paga con il gol di Dzeko. In generale non dà mai la sensazione di essere sicuro negli interventi. Una buona parata su Pellegrini non basta per considerare sufficiente la sua prestazione.

CALABRIA 5,5 - Si fa prendere due volte alle spalle ed è salvato dalle chiusure di Kjaer. Rispetto alle ultime ottime uscite molto meno arrembate forse intimidito dalla presenza nella sua zona di un cliente scomodo come Spinazzola.

KJAER 7 - Nettamente il più sicuro di una difesa che dirige con esperienza e tranquillità. Bravo in chiusura su Dzeko e Mkhitaryan, pericoloso in attacco quando il suo colpo di testa sbatte sul palo.

ROMAGNOLI 5,5 - Si perde Dzeko sul gol dell'1-1 anche se contenere il bosniaco di testa è un'impresa ai limiti dell'impossibile. Qualche errore in impostazione e qualche duello di troppo perso.

THEO HERNANDEZ 6 -  Da un paio di partite meno esplosivo del solito. Cresce alla distanza e si rende pericoloso con un sinistro dalla distanza.

BENNACER 5,5 - Con Kessie si completa alla perfezione. Il suo senso della posizione è clamoroso e gli permette di recuperare sempre palloni importanti. Meno brillante del solito, va sotto la sufficienza per il fallo sul rigore concesso a Pedro anche se la decisione di Giacomelli è almeno dubbia.

KESSIE 6,5 - Domina in mezzo al campo per lo strapotere fisico ma anche per la capacità ormai acquisita di gestire palloni complicati. Fatica solamente contro Pedro, che ha un passo decisamente diverso dal suo, ma in generale non è mai in affanno e riesce sempre a far girare la squadra dettando i ritmi del gioco

SAELEMAEKERS 6,5 - Sempre molto mobile, ha il grande merito di infilare il 2-1 sfruttando l'ottimo assist di Leao. E' uno dei giocatori cresciuti maggiormente con Pioli, sempre in aiuto ai compagni e molto utile anche in fase difensiva.

CASTILLEJO ( 27 st) 5,5 - Decisamente meno incisivo di Saelemaekers, ha perso un po' di sprint rispetto alla fine dello scorso campionato.

CALHANOGLU 6,5 - La Roma tiene strette le linee e lui fa più fatica del solito a trovare il suo spazio a ridosso di Ibra Quando si accende lui, però, il Milan cambia marcia e crea sempre occasioni pericolose. Si procura il rigore del 3-2.

LEAO 7 - Protagonista assoluto del match. Nemmeno due minuti e serve a Ibra l'assist dell'1-0. Cala un po' a fine primo tempo, ma comincia il secondo con un'occasione fallita e un altro assist, questa volta per Saelemaekers.

KRUNIC (27 st) 6 - Fa il suo senza lampi. Ma resta una valida alternativa ai titolari a partita in corso.

IBRAHIMOVIC 7,5 - Decimo gol in carriera alla Roma, il primo è il suo più veloce in Serie A (1' 48"), sesto in tre partite di campionato per prendersi la testa della classifica marcatori mettendosi alle spalle Lukaku, Belotti e Caputo. Si muove sempre nel suo giardinetto senza dannarsi mai troppo l'anima, ma muove i compagni sul campo con la sua personalità dilagante. Resta, ed è, un punto di riferimento imprescindibile.  Maldestra la deviazione sul 3-3 di Kumbulla.

ALL. PIOLI 6,5 - Perde i primi punti alla quinta giornata sul tramonto di una partita pazzesca, giocata fino all'ultimo istante per vincere. Ha dato gioco alla squadra, e questo è chiaro da tempo, ma ha anche contribuito a cambiarne la mentalità. Il suo Milan non si accontenta mai e alza di giornata in giornata l'asticella dei suoi obiettivi. Resta primo in classifica con un buon margine sulle avversarie dirette alla Champions. 

ROMA

MIRANTE 6,5 - Conferma di essere un portiere sicuro, che non fa grandi miracoli, ma che non sbaglia praticamente mai. Una certezza. E' bravo in almeno un paio di occasioni importanti, non può nulla sui gol di Ibra e Saelemaekers. Decisivo nel finale su Calhanoglu.

MANCINI 6 - Si piazza su Ibra e cerca di arginarlo come può con le buone e le cattive. Nettamente il migliore della difesa giallorossa nonostante l'ingenuità sul rigore concesso a Calhanoglu.

IBANEZ 5,5 - Dirottato sulla destra della difesa a tre se la vede con Leao con alterne fortune. In generale riesce a contenerlo, ma quando il portoghese cambia marcia riesce al massimo a prendergli la targa.

KUMBULLA 6 - Comincia con un liscio che permette a Ibra di siglare l'1-0. Cresce un po' alla distanza, ma non si riprende mai del tutto fino, però, alla rete del 3-3.

KARSDORP 5,5 - Né carne né pesce, non spinge e non difende, anche se dalla sua parte Theo non affonda praticamente mai. Esce a inizio ripresa

BRUNO PERES (21 ST) 6 - Fonseca prova a inserirlo per garantire più spinta alla sua Roma. Partita onesta, ma per nulla esaltante.

VERETOUT 6,5 - Partita onesta, senza grandi acuti ma anche senza grandi errori. In fase difensiva fatica a gestire i sottopunta del Milan. Non sbaglia dal dischetto e regala a Kumbulla la palla del 3-3.

VILLAR (41' st) - sv

PELLEGRINI 6,5 - Regala a Dzeko la palla dell'1-1 e si rende pericoloso con una conclusione da fuori. Con Mkhitaryan decisamente sottotono, è lui a prendere in mano la manovra offensiva portando vivacità e qualità.

CRISTANTE (31' ST) 5,5 - Anche lui non porta grancé alla Roma. Si sbatte, ma non si nota troppo. 

SPINAZZOLA 6,5 - Primo tempo molto contenuto, ripresa di grande spinta. Calabria lo soffre parecchio, nella sua zona nascono le azioni migliori della Roma.

PEDRO 6 - Frizzante a dir poco. La sua velocità mette in difficoltà la mediana rossonera, anche se alla resa dei conti sono iniziative fumose. Si procura il rigore del 2-2.

MKHITARYAN 5,5 - Quasi sempre fuori dal gioco, non riesce mai a trovare la posizione giusta per impensierire la difesa milanista e innescare le offensive della Roma.

DZEKO 7 - Segna sfruttando l'errore di Tatarusanu, poi è lui a graziare il portiere rossonero da buonissima posizione. E' il regista offensivo della squadra, vale non solo per i gol, ma anche come importanza all'interno della manovra quel che vale Ibra nel Milan. Fondamentale sempre. 

ALL. FONSECA 6 - Tiene la linea molto alta per stringere le linee, ma concede la profondità agli avversari che infatti, con Ibra, se la prendono alla prima azione. La sua Roma, comunque, non molla mai e riprende una partita che sembrava persa anche se, a oggi, è molto lontano dalla zona calda della classifica. 

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