Prosegue lo scontro tra la Roma e Gianluca Petrachi, l'ex direttore sportivo sollevato dall'incarico lo scorso 23 giugno e in seguito licenziato "per giusta causa". Un provvedimento entrato in vigore il 3 luglio motivato da alcuni toni offensivi che Petrachi avrebbe usato nei confronti dell'allora presidente James Pallotta. Scelta contestata dal diretto interessato, che ora chiede un indennizzo alla società da 5 milioni di euro. La prima udienza è prevista per il 4 novembre 2020.
Non solo lo scambio verbale con Pallotta, ma un'aperta critica alla gestione societaria palesata ancora più aspramente durante il periodo del lockdown, il tutto appesantito da delle dichiarazioni pubbliche rilasciate dallo stesso Petrachi.
Nonostante ciò, il rischio di soccombenza da parte della Roma nel contenzioso è previsto dalla stessa società, che già a suo tempo aveva paventato l'ipotesi all'interno della propria relazione finanziaria: "In data 17 agosto 2020, il sig. Petrachi iscriveva al ruolo, dinanzi alla Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, il ricorso volto ad ottenere l’accertamento della nullità ovvero dell’illegittimità del licenziamento del 3 luglio 2020 e, conseguentemente, la condanna dell’A.S. Roma S.p.A. al risarcimento dei danni patiti, per un petitum complessivo di euro 5 milioni circa. La prima udienza si terrà in data 4 novembre 2020. Il rischio di soccombenza è ritenuto “possibile".