Non c'è ancora un'intesa tra la Nba e i giocatori sulla data d'inizio della prossima stagione. Sarà difficile vedere una palla a due prima di Natale, così come auspicava la Lega prima del veto posto dalla Nbpa, l'associazione sindacale che rappresenta i diritti dei giocatori. Come riportato da Yahoo sport sono sempre di più i pareri favorevoli a un inizio il 18 gennaio, giorno in cui ricorre il Martin Luther King Day.
In ballo ci sono però circa 500 milioni di dollari. Lo sa bene il commissioner Adam Silver, consapevole di quanto fruttino in termini economici i classici appuntamenti natalizi tra sponsor e diritti televisivi. Anche in virtù di questo motivo la lega ha cominciato da tempo a lavorare su un calendario di "sole" 72 partite con le trasferte ridotte del 25%. Il piano della Nba è però vincolato a una partenza della regular season il 22 di dicembre, una data che consentirebbe agli atleti di poter poi partecipare alle Olimpiadi di Tokyo.
La scelta è stata osteggiata da gran parte degli atleti, non sono quindi da escludere nuovi risvolti sulla vicenda. Una sensazione che permane specie a seguito delle parole spese dalla presidentessa dell'associazione giocatori Michelle Roberts: "Considerando tutte le questioni che vanno risolte da qui al 22 dicembre, credere di poter ricominciare a giocare in maniera così rapida è contro il buon senso, nonostante vengano avanzate questioni finanziarie a riguardo”.