Non arriva la seconda vittoria in carriera in un torneo ATP per Lorenzo Sonego: in finale a Vienna il torinese si arrende ad Andrej Rublev per 6-4, 6-4. Il russo, al quinto successo in questo 2020, fa valere tutto il suo talento, sfrutta con cinismo un break per set e diventa il primo tennista del suo paese ad iscriversi nell’albo d’oro della manifestazione austriaca. Per Sonego la consolazione, da domani, del best ranking personale (32).
Dopo gli scalpi di Nole Djokovic nei quarti e Daniel Evans in semifinale, Lorenzo Sonego non riesce nella terza grande impresa consecutiva. Nella finale dell’ATP 500 di Vienna a dettar legge infatti è Andrej Rublev che imponendosi con un doppio 6-4 in 1 ora e 20 minuti certifica un 2020 da sogno.
Al russo, numero 8 del ranking mondiale, è sufficiente un break per set per avere la meglio sul tennista torinese, bravo comunque a contendere il successo al massimo delle proprie possibilità. Nel primo parziale lo spartiacque è il quinto game dove Sonego, con due decisivi errori di diritto, dà il 3-2 a Rublev che poi senza particolari difficoltà si invola fino al 6-4. Nel secondo set invece i due antagonisti proseguono a braccetto fino al nono game quando il russo fa la differenza in risposta guadagnandosi tre chance per salire 5-4.
Alla seconda palla break a disposizione, il ventitreenne di Mosca conquista il game e, poco dopo, va a servire per il match chiudendo con freddezza alla prima occasione utile. Rublev sale così a quota 19 vittorie negli ultimi 20 incontri e soprattutto a 5 tornei vinti nel 2020. Sonego invece, a parziale consolazione, può sorridere per il proprio best ranking (32), una posizione che gli garantirebbe di affrontare i prossimi Australian Open da testa di serie.