IL CASO

MotoGP: Yamaha e i suoi team sanzionati, ma i piloti sono "salvi"

Secondo l'indagine della Fim, la Yamaha ha contravvenuto ai regolamenti sostituendo le valvole dei motori delle M1

La Yamaha è stata privata di un totale di 50 punti nel mondiale costruttori della classe MotoGP per violazione dei regolamenti relativi al motore, ma la sanzione inflitta dalla Federazione internazionale di motociclismo non ha ricadute sui piloti e sulla relativa classifica valida per titolo iridato. Maverick Vinales, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli restano pertanto alle calcagna del leader, Joan Mir. Oltre ai 50 punti tolti alla Yamaha, il team ufficiale ne ha persi 20 e il team satellite Petronas 37 nella graduatoria riservata alle squadre. La classifica costruttori vede la Yamaha scendere dal primo al terzo posto dietro a Ducati e Suzuki, mentre in quella per team, la Yamaha ufficiale è quinta dietro alla Ktm e la formazione Petronas mantiene il secondo posto dietro a Suzuki ma con un distacco salito da 7 a 44 punti. 

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La classifica costruttori vede la Yamaha scendere dal primo al terzo posto dietro a Ducati e Suzuki, mentre in quella per team, la Yamaha ufficiale è quinta dietro alla Ktm e la formazione Petronas mantiene il secondo posto dietro a Suzuki ma con un distacco salito da 7 a 44 punti. 

Secondo l'indagine della Fim, la Yamaha ha contravvenuto ai regolamenti sostituendo le valvole dei motori delle M1, che sarebbero state difettose, senza rispettare il protocollo che prevede l'approvazione degli altri costruttori. L'infrazione sarebbe avvenuta in particolare nel GP di Spagna, a Jerez, la prima gara stagionale.

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