La risposta dell'Emisfero Nord al Covid-19 si chiama Autumn Nations Cup. Un Sei Nazioni allargato, con l'ingresso di Fiji e Georgia, che accompagnerà gli appassionati della palla ovale dal 13 novembre al 6 dicembre sostituendo quella finestra di test match stagionali (nota come Autumn internationals) bloccata dalle limitazioni dovute alla pandemia in corso.
E allora sarà di nuovo caccia all'Inghilterra, fresca vincitrice dell'ultimo Sei Nazioni e inserita nel girone A con Irlanda, Galles e Georgia. Girone B per l'Italrugby, che se le vedrà con la Francia 2ª classificata (nonostante la parità di punti con i Tre Leoni) nel Championship, Scozia e Fiji. Inizialmente avrebbe dovuto partecipare il Giappone, poi sostituito dalla Georgia con lo spostamento dei flying fijians nel gruppo degli Azzurri.
Sabato 5 e domenica 6 dicembre sarà il turno delle finali, un weekend di alto livello con ognuna delle home unions (quindi Inghilterra, Scozia, Irlanda e Galles) che ospiterà uno degli incroci conclusivi della competizione. In base alla classifica dei gironi, ogni Nazionale affronterà la squadra classificata nella stessa posizione nel girone opposto.
Nonostante dalle pagine dei quotidiani britannici si tenda a sottolineare la scarsa competitività di un torneo in cui non ci sarà nulla in palio, l'Autumn Nations Cup sarà importante per il world ranking già modificato dall'ultimo Sei Nazioni. L'Italia (14ª) avrà l'opportunità risalire la graduatoria, magari sorprendendo Nazionali alla sua portata come Scozia (7ª) e Fiji (11º posto). Da tener d'occhio anche la rivalità a distanza con la Georgia, 12ª nel world ranking e da tempo in nomina per sostituire gli Azzurri nel Sei Nazioni a partire dal 2024.