GP EUROPA

GP d'Europa, Rossi: "Temuto di non tornare più, è stata dura". Morbidelli: "Rimonterò"

Il Dottore è ritornato in pista a quasi un mese di distanza dalla gara di Le Mans conclusa con una caduta alle prime curve

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Dal 15 ottobre al 6 novembre, tanto è durato il calvario di Valentino Rossi dopo essere risultato positivo al Covid. Dopo un mese di assenza dalle piste, il Dottore torna in sella alla sua Yamaha M1 nel primo dei due weekend di Valencia e con le sole FP3 ed FP4 all'attivo non riesce però ad andare oltre il 18° posto in griglia (che si trasformerà in 17° per la partenza dalla pit lane di Vinales). Il pesarese non ha nascosto la paura dei giorni passati in convalescenza: "Ho temuto di non finire la stagione".

"Mentre tutti i miei amici si negativizzavano, io no. È stata molto dura" ha detto il Dottore. Ma dopo i giorni di difficoltà arriva il sorriso col doppio tampone negativo ed il rientro in pista a Valencia: "E' stata una bella sensazione tornare in moto e rientrare ai box. E' stato un lungo periodo, sono stato quasi 25 giorni chiuso in casa ed è stata difficile. Fortunatamente sono stato bene fisicamente, ho avuto la febbre per 2-3 giorni ma poi sono stato bene".

Rossi ha poi aggiunto: "Non ho sofferto molto il digiuno di pista, ma ho faticato per le condizioni che abbiamo trovato. Quando la pista si va ad asciugare e hai ancora le slick con la nostra moto facciamo fatica perché ci manca il grip dietro. Il fatto di non aver girato venerdì poi non mi ha certo aiutato".

MORBIDELLI: "CLASSIFICA DIVERSA CON PISTA ASCIUTTA"

A Valencia è "Pol" position

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Il primo degli italiani in griglia di partenza è Franco Morbidelli, che partirà dalla terza fila: "Guadagnare quante più posizioni possibile nel primo giro sarà il mio obiettivo domani e sono consapevole che mi dovrò prendere qualche rischio. Ad ogni modo la terza fila va bene".

"Domani  le previsioni meteo portano sole e sarà importante cercare di ottenere quante più informazioni possibili nel warm up per sistemare al meglio la moto. Dovremo farci bastare quel turno per collezionare più dati possibili. Oggi le condizioni erano troppo particolari per giudicare il vero potenziale della moto- ha aggiunto Morbido-. Tutto è dipeso dalle condizioni dell’asfalto, dalla scelta delle gomme e da quanti rischi si era disposti a prendere. Se il tracciato fosse stato asciutto avremmo visto un’altra classifica".

DOVIZIOSO: "IL WARM UP SARA' FONDAMENTALE"

Per rincorrere le ultime speranze mondiali Andrea Dovizioso sarà chiamato alla rimonta dalla quarta fila nella quale occuperà la casella numero 12: "Ci saranno situazioni anomale e particolari per tutti. Mi aspetto che le due Suzuki purtroppo saranno davanti e non avranno problemi dato che sono in prima e seconda fila. Morbidelli, Quartararo e Vinales invece sono nella stessa situazione, ovvero non troppo comodi. La scelta della gomma sarà molto importante, così come vedere chi avrà un bel ritmo nel warm up”.

“Il consumo degli pneumatici a Valencia è importante; si sta per tanto tempo a sinistra e se si guida male c’è più usura. La gara è tutta da fare, non parto davanti ma neanche troppo indietro per come siamo abituati quest’anno. Ci saranno Quartararo e Morbidelli vicino a me, partire bene sarebbe importante” il commento di Dovi.

Il forlivese, proseguendo nell'analisi, ha sottolineato poi le lacune della sua Desmosedici: "Bisogna lavorare sulla velocità, non sulla strategia. Spero di avere una temperatura simile a quella della gara nel warm up per poter provare qualcosa. La pista oggi non era proprio bagnata, era più un mezzo e mezzo e usare il potenziale in questa situazione è difficile per tutti quanti. La prima cosa da sistemare è l’adattamento alle gomme. Non siamo competitivi come nel 2019 a causa degli pneumatici; la moto si deve adattare di più. Il secondo aspetto da sistemare è il solito: sui rettilinei siamo forti, ma nelle curve la situazione non è ancora così semplice. Ad ogni modo sono due aree completamente diverse, ma per i ragazzi che sono in Ducati sarà importante lavorare su questo”.