Finisce 1-1 tra due squadre stanche e rimaneggiate. Finisce 1-1 tra Atalanta e Inter dopo che nel primo tempo si sono visti zero tiri nello specchio della porta. Vantaggio interista con un lampo di Lautaro Martinez, pareggio atalantino con Miranchuk dopo che Gasperini ha rivoluzionato la squadra nei nomi e nel modulo. Un punto che non aggiunge nulla alla classifica e che invita sia Gasp che Conte a grandi riflessioni nella pausa.
LA PARTITA
Pennellate di paura offuscano la partenza delle due squadre. Il fantasma di Diogo Jota da una parte e quello di Rodrygo dall'altro rallentano i riflessi e calmierano il furore che per i due allenatori di solito è fondamentale nell'approccio alle gare. Pennellate di paura che hanno anche motivazioni pratiche nelle assenze soprattutto da parte interista. Lukaku trascina i suoi quasi due metri in panchina ed è già un bel togliere al potenziale offensivo. Lautaro Martinez fa tremare Conte nel riscaldamento con smorfia profonda e mano sulla coscia, ma poi dice che ce la fa. Con fatica evidente, ma ce la fa. Hakimi paga con la panchina la sciagurata prestazione di Madrid, al suo posto il soldatino Darmian. Scelta conservativa giustificata dalle circostanze.
Il guaio è che avere davanti Lukaku è molto diverso dall'avere mezzo Lautaro. Conte si lamenta con i suoi, troppo lento il giropalla, troppo tempo per portare la palla dalle parti di Lautaro che al fastidio del muscolo che pizzica aggiunge quello di Romero che non gli lascia un centimetro di spazio. Con queste premesse., c'è da raccontare una prima mezz'ora in cui non tira nessuno, ma l'Atalanta almeno mostra un atteggiamento più propositivo, va spesso dall'altra parte, tiene sempre attiva la fase difensiva interista. Attenzione però: i lampi veri sono tutti dell'Inter, con un salvataggio provvidenziale di Romero su Lautaro e un colpo di testa di Vidal (cross di Bastoni) alto di una spanna ma pregevole a livello di gesto tecnico-atletico. Il primo tempo dell'Inter più o meno si chiude qui, perché l'Atalanta prende sempre più possesso del campo, lascia le briciole agli avversari che si appiattiscono sempre più in direzione della propria area.
Si percepisce chiaramente che in campo ci sono due squadre malate o come minimo convalescenti. Questa prima fase della stagione è stata parecchio faticosa tanto per l'Atalanta quanto per l'Inter, in particolare l'ultimo mese con gli impegni ravvicinati campionato-Champions. In mezzo al campo spesso gli uomini di Gasperini prendono il sopravvento dinamico, con Pasalic e Freuler decisamente più performanti di Brozovic e Vidal, ma anche con la collaborazione continua del Papu Gomez in versione tuttocampista, leggermente meno importante l'apporto di Malinovskyi che però ogni tanto penne4lla di precisione con il suo sinistro. Il dato finale del primo tempo dice inesorabilmente: zero tiri nello specchio della porta da un lato, zero dall'altro.
Dura quasi un'ora la totale improduttività dei reparti offensivi. Una situazione che potrebbe essere sbloccata solamente da un episodio particolare, da una giocata che possa riassumere in sè bravura e fortuna. Episodio che si materializza con il primo tiro della partita nello specchio della porta. In realtà una pennellata di Ashley Young e uno stacco di Lautaro, distrattamente marcato in questa occasione da Djiumsiti. Vantaggio interista, difficile dire quanto meritato, sicuramente molto utile a livello psicologico visto che nei dieci minuti successivi l'Inter acquisisce sicurezza e non raddoppia solo per una doppia paratona ravvicinata di Sportiello su Vidal e Barella. Uno spreco del quale l'Inter si pente abbastanza velocemente. Gasperini cambia uomini e modulo e proprio da un nuovo entrato, Miranchuk, arriva il goil del pari, un sinistro tagliente dal limite al termine di un lungo giropalla che l'Inter resta troppo mollemente a guardare. Non altrettanto efficaci i cambi di Conte. Lukaku entra con buona volontà ma fa capire ampiamente di essere ancora sofferente dopo l'infortunio che gli ha fatto saltare Madrid. L'Atalanta ha fame e tenta di addentare la partita, nell'ultimo minuto di recupero reclama un calcio di rigore per una spinta di D'Ambrosio su Miranchuk. L'arbitro dice di no, la partita scivola verso la fine, con un pareggio che in verità non accontenta nè gli uni nè gli altri nerazzurri.
LE PAGELLE
Lautaro Martinez 6,5 - Il pomeriggio parte male, con un fastidio muscolare che lo mette in difficoltà. Palese. Fa quello che può ma gli manca sempre un decimo di secondo nelle giocate, si fa ammonire per un fallo abbastanza poco utile. Però la classe c'è e viene fuori quando deve, al 13' della ripresa con un tocco furbo di testa che porta l'Inter avanti.
Romero 6,5 - Ringhia ossessivamente attaccato a Lautaro, utilizza tutti i mezzi leciti pur di non far muovere sul fronte offensivo l'attaccante di Conte. Partita di grande attenzione ed estremo sacrificio.
Sanchez 5 - Inconcludente nelle sue giocate corte, troppo prevedibile per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria. Dei tempi d'oro gli rimane la tecnica.
Bastoni 6,5 - Non aveva paura sul campo del Real Madrid, figuriamoci se ne può avere giocando praticamente a casa sua. Con il passare del tempo conferma la sua sicurezza in fase difensiva ma sta imparando a proporsi anche dalla parte opposta.
Barella 5,5 - Per dirla con Ligabue, non ha "nè lo spunto della punta nè del dieci che peccato"., almeno limitandoci a questa gara. Ciò non toglie nulla al suo valore, che però si estrinseca quando può giocare nel suo ruolo naturale di centrocampista, con la possibilità di partire da lontano. Una collocazione tattica da trequartista mascherato non lo favorisce.
Zapata 6,5 - Solita prestazione di generosità estrema. Da solo mette in difficoltà tutti i tre difensori interisti, è l'attaccante che ogni allenatore vorrebbe, anche quando si sa che deve più combattere che concludere. Esce sfinito dal campo copme spesso avviene.
Vidal 6,5 - Segnali finalmente positivi dopo un avvio di stagione complicato. Conte l'ha voluto per dare sicurezza e tranquillità al centrocampo in momenti complicati come questo. Non siamo ancora tornati ai tempi della Juve, ma meglio a Bergamo che a Madrid. Sarebbe ancora meglio se controllasse la propria irruenza nei contrasti. Potrebbe coronare il suo pomeriggio con un gol ma trova un grande Sportiello davanti a sè.
Gomez 6,5 - Piace in versione tuttocampista, si diverte nello svariare da una parte e dall'altra, comunque dà un senso all'estetica di questa partita.
Ruggeri 6,5 - La prestazione di per sè stesso, ordinata e diligente, potrebbe di per sè stessa passare inosservata ma poi si guarda la carta d'identità e si scopre che ha 18 anni, quindi merita tutti gli elogi possibili.
Miranchuk 6,5 - L'Atalanta ha investito parecchio su questo ragazzo e si comincia a capire il perché. Proprio nel momento in cui la sua squadra sembra in difficoltà e poco dopo essere entrato, inventa un sinistro dal limite che significa 1-1.
IL TABELLINO
ATALANTA-INTER 1-1
Atalanta (3-4-2-1): Sportiello 6,5; Djimsiti 5, Romero 6,5, Toloi 6 (27' st Muriel 6); Hateboer 6, Pasalic 6 (14' st Pessina 6), Freuler 6,5, Ruggeri 6,5 (45' st Mojica sv); Malinovskyi 6 (14' st Miranchuk 6,5), Gomez 6,5; Zapata 6,5 (27' st Lammers 6). All.; Gasperini 6,5. A disp.: Gollini, Rossi, Depaoli, Sutalo, Ilicic, Diallo, Scalvini.
Inter (3-4-1-2): Handanovic 6; Skriniar 6, De Vrij 6, Bastoni 6,5; Darmian 6 (38' st Hakimi sv), Brozovic 5,5, Vidal 6,5 (25' st Gagliardini ), Young 6,5 (38' st D'Ambrosio sv); Barella 5,5; Sanchez 5 (29' st Perisic 6), Martinez 6,5 (29' st Lukaku 6). All.: Conte 6. A disp.: Radu, Stankovic, Eriksen, Nainggolan, Pinamonti.
Arbitro: Doveri
Marcatori: 13' st L. Martinez (I), 34' st Miranchuk (A)
Ammoniti: L. Martinez (I), Djimsiti (A), De Vrij (I), Vidal (I)
Espulsi:nessuno
LE STATISTICHE DI ATALANTA-INTER
-Era dal 2016/17 che l’Inter non vinceva solamente tre delle prime 10 partite stagionali: solo quattro volte ha fatto peggio, l’ultima nel 1970/71.
-Quattro gol nelle prime sette presenze in questo campionato per Lautaro Martinez, che nelle scorse due stagioni di Serie A aveva segnato due reti a questo punto.
-Anche l'ultimo gol di testa di Lautaro Martinez in Serie A era arrivato su assist di Young (gennaio contro il Cagliari). -Lautaro Martínez ha segnato in due delle tre sfide contro l'Atalanta in Serie A.
-L'Atalanta subisce gol da 10 partite di fila in campionato e non registrava una striscia così lunga di gare senza clean sheet dall'agosto 2015.
-L’Inter ha segnato quattro gol di testa in questo campionato, più di ogni altra squadra.
-Quello di Aleksey Miranchuk è stato il primo gol russo in Serie A da quello di Viktor Boudianski con la maglia
dell'Ascoli nel maggio 2007, contro il Palermo.
-Prima di oggi (uno) l’Atalanta aveva sempre effettuato almeno due tiri nello specchio nel primo tempo in questo campionato.
-L’Inter non ha effettuato nemmeno un tiro nello specchio nel primo tempo, per la seconda volta in questo campionato: in tutta la scorsa Serie A non era mai successo.