"Noi giocatori siamo solo burattini di Fifa e Uefa". Parole dure quelle pronunciate dal centrocampista del Real Madrid Toni Kroos, non insolito a uscite fuori dal coro. "Nessuno ci consulta". Il tedesco va all'attacco delle due istituzioni del calcio contestando le troppe competizioni per "fare più soldi possibile" e puntando il dito sulle troppe partite che i calciatori sono costretti a disputare e che li "prosciugano fisicamente.
Non è la prima volta che Kroos alza la voce e dice apertamente la sua. Come in aprile, durante la prima ondata di pandemia da Coronavirus, quando il Real Madrid si accordò con i giocatori per il taglio degli stipendi e lui affermò senza mezzi termini: "Un regalo al club". Sono favorevole al pagamento completo dello stipendio a tutti quelli che lo utilizzano per farci qualcosa di sensato - aveva aggiunto - e con quello ognuno può aiutare gli altri come preferisce facendo beneficenza".
Riguardo al progetto di Superlega europea tra i 18 migliori club del Vecchio Continente: "Sarebbe molto, molto interessante dal punto di vista sportivo ma i club più piccoli ne soffrirebbero e il divario tra grandi e piccole si allargherebbe - ha aggiunto Kroos - È anche bello lasciare certe cose quando sono buone, con i campionati e le competizioni internazionali esistenti ci sono già prodotti di punta".