PROCEDIMENTO ANTITRUST

Antitrust: nove società di Serie A non rispettano i diritti dei consumatori su biglietti e abbonamenti

Chiusi i procedimenti istruttori avviati verso Atalanta, Cagliari, Genoa, Inter, Lazio, Milan, Juventus, Roma e Udinese

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accertato l'esistenza di clausole vessatorie nell'acquisto dell'abbonamento annuale e del biglietto per la singola partita di nove società di calcio di Serie A che non riconoscono alcuni diritti dei consumatori a chiedere i rimborsi. L'Antitrust ha così concluso i procedimenti istruttori avviati verso Atalanta, Cagliari, Genoa, Inter, Lazio, Milan, Juventus, Roma e Udinese.

In particolare, spiega l'Autorità, non sono riconosciuti i diritti dei consumatori a ottenere il rimborso di quota parte dell'abbonamento o del singolo titolo di accesso in caso di chiusura dello stadio o di parte dello stesso; ottenere il rimborso del titolo di accesso per la singola gara in caso di rinvio dell'evento causato sia da fatti imputabili alla società, sia da circostanze che prescindono dalla responsabilità di quest'ultima; essere risarciti del danno qualora questi eventi siano direttamente imputabili alla società.

Il Cagliari ha predisposto una nuova formulazione delle clausole idonea a risolvere i profili di vessatorietà contestati limitatamente ad alcuni profili. Tuttavia, il giudizio di vessatorietà permane per le clausole che escludono il rimborso del titolo di accesso in ipotesi diverse dall'inadempimento colpevole della società.

Per quanto riguarda invece le Milan e Udinese, l'Autorità ha accertato sia la vessatorietà delle clausole oggetto del procedimento sia la rimozione dei profili vessatori nelle nuove versioni delle condizioni contrattuali adottate dopo le comunicazioni di avvio dei procedimenti.

L'Antitrust ha disposto che venga pubblicato un estratto dei provvedimenti sulla homepage dei siti web delle nove società per 30 giorni consecutivi.

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI: "ORA I RIMBORSI"
"È un'ottima notizia. Una vittoria per i consumatori ed una conferma della bontà delle nostre tesi. Avremmo preferito, però, ci fosse anche una condanna di tipo pecuniario per queste squadre che, a differenza di altre, come il Napoli, non hanno accettato spontaneamente di modificare le loro condizioni di abbonamento e si sono ostinatamente rifiutate fino ad oggi di riconoscere i diritti dei consumatori" lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori in merito all'accertamento delle clausole vessatorie da parte dell'Antitrust su 9 società di calcio. "Ora i tifosi che non hanno ottenuto il rimborso di quota parte dell'abbonamento o del singolo titolo di accesso in caso di chiusura dello stadio o nel caso la gara sia stata rinviata hanno diritto ad avere la restituzione dei soldi, ottenendo anche un risarcimento nel caso il rinvio sia direttamente imputabili alla società di calcio" conclude Dona.

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