Il rapporto tra Gianluca Petrachi e la Roma si è interrotto definitivamente la scorsa estate, quando alcune divergenze con la proprietà e degli scambi di battute al veleno con l'allora presidente Pallotta gli erano costati un licenziamento per giusta causa. Una decisione mai digerita dall'ex ds, che si è mosso per vie legali chiedendo un risarcimento di 5 milioni di euro. La Roma aveva offerto 1,2 milioni, cifra che Petrachi ha rifiutato per poi lanciare un'altra proposta: "Friedkin, perché non mi riprendi?"
Difficile immaginare uno scenario in cui Dan Friedkin riaccolga Petrachi nel club. È pur vero che il nuovo presidente è ancora alla ricerca di un ds di livello internazionale, ma è sua ferma intenzione dare una ventata d'aria fresca all'ambiente giallorosso, segnare una linea di demarcazione col passato e disegnare un nuovo asset societario per la Roma che verrà.
Insomma, una piccola rivoluzione in cui non sembra esserci spazio per Gianluca Petrachi. La conclusione più probabile è che l'ex ds riceva una nuova proposta economica volta a scrivere la parola fine alla querelle legale: 2,5 milioni di euro, così come riportato dal Corriere dello Sport, che sono l'equivalente di un suo anno di stipendio lordo.
IL 26 NOVEMBRE NUOVA UDIENZA
La Roma e Petrachi si aggiorneranno nella seconda udienza del 26 novembre. Il primo incontro del 4 novembre al Tribunale Ordinario si era concluso con la richiesta del giudice Paolo Mormile di un tentativo di conciliazione obbligatoria tra le parti che, almeno per il momento, restano sulle proprie posizioni. Petrachi prosegue nella sua richiesta di 5 milioni, mentre i legali giallorossi continuano a sostenere che il licenziamento sia avvenuto per giusta causa.