D’accordo, non è l’Estonia l’avversario su cui misurare forza e ambizioni di una squadra, ma è ormai chiaro: l’Italia di Mancini riesce sempre a trovare le motivazioni per giocare al massimo e a tradurle in prestazione, anche quando si presenta in versione giovane e sperimentale. Dopo anni di vittorie di misura e prestazioni opache contro le piccole, ora a divario tecnico netto in favore degli azzurri corrisponde di solito vittoria netta, vedi appunto 4-0 all’Estonia, 6-0 alla Moldova il mese scorso, e le valanghe di gol nelle qualificazioni europee: 9 contro l’Armenia e 6+5 contro il Liechtenstein.
Il 20° risultato utile consecutivo ottenuto contro l’Estonia rafforza i primati di Mancini nei confronti dei CT degli ultimi 50 anni. E’ sua la migliore media gol: 58 reti segnate in 25 incontri fanno 2.32 a partita. Staccatissimi Valcareggi con 1,77, Sacchi 1,69, Ventura 1,68 e Trapattoni 1,54. La differenza a favore di Mancini la fanno, appunto, le goleade contro le piccole. In attesa di scoprire se saprà reggere sul lungo periodo e contro avversari di maggiore spessore, è da record anche la media punti: con 55 in 25 partite Mancini viaggia al ritmo di 2,20 punti per gara, dietro di lui Sacchi 2.13, il primo Lippi (2.10), Vicini (2,05) e Trapattoni (1.97). Numeri che raccontano la rinascita azzurra a tre anni esatti da Italia-Svezia e dalla mancata qualificazione al Mondiale. I tre punti con l’Estonia sono serviti soprattutto per difendere la posizione nel Ranking Fifa: ora con una vittoria in Nations League contro Lewandowski e compagni il ruolo di testa di serie nei sorteggi per le qualificazioni mondiali sarebbe acquisito.
E per conquistare un posto in prima fascia ai sorteggi del 7 dicembre, la Nazionale si prepara alla sfida contro la Polonia di nuovo senza Roberto Mancini, che non si è ancora negativizzato. Domenica al Mapei Stadium in panchina dovrebbe esserci il bis da ct per Chicco Evani, in campo invece potrebbe sfumare la 100esima presenza in azzurro di Leonardo Bonucci, che come riporta il nostro inviato Simone Malagutti è sempre più a rischio. Nelle esercitazioni odierne spazio ad Acerbi e Romagnoli, che dovrebbero essere la coppia titolare anche se sono state provate anche altre alternative.
All'allenamento del pomeriggio non ha partecipato Pellegri (infortunato, ha lasciato il ritiro) e non è stato impiegato neanche Kean, che in serata ha dovuto lasciare il ritiro per tornare a Parigi (al suo posto chiamato Okaka). Non preoccupa invece lo stato di forma di Belotti, che dovrebbe essere regolarmente al centro del tridente composto anche da Insigne e Berardi. Pochi dubbi a centrocampo, dove dovrebbero agire Locatelli, Jorginho e Barella.