MOTOGP

In Portogallo, caccia al "titolo" di vicecampione di Mir: Morbidelli superfavorito, Rins per la doppietta Suzuki

Il Motomondiale chiude i battenti nel fine settimana in Portogallo dove Valentino Rossi monterà per l'ultima volta in sella alla Yamaha del team factory.

di
@

Due vittorie nei tre Gran Premi più recenti fanno di Franco Morbidelli il logico candidato al ruolo di... viceré del Portogallo (e non solo...) ma quattro soli punti di vantaggio sull'altro pilota Suzuki Alex Rins costringono l'italobrasiliano ad un weekend "full attack" per mettere al sicuro un piazzamento di prestigio alle spalle del neocampione Mir, al quale però possono ancora matematicamente puntare altri quattro piloti mentre Valentino Rossi sogna l'ultimo successo da "ufficiale" Yamaha.

"Non vedo l'ora di correre a Portimao, è una pista fantastica. Ha più grip rispetto a Valencia, è questo ci sarà d'aiuto. Mi sono trovato molto bene nei recenti test. È un tracciato diverso da tutti gli altri sui quali abbiamo corso questo  Mondiale ed a renderlo ancora più interessante è il fatto che sarà una novità per tutti".

Alla vigilia dell'ultimo atto di una stagione per lui stregata, Valentino Rossi mette nel mirino una performance di primissimo piano (il sogno di una vittoria, magari?) nel Gran Premio del Portogallo, che va in scena su di un tracciato con il quale Rossi e gli altri piloti ufficiali hanno avuto modo di fare una prima conoscenza un mese e mezzo fa, ma solo in sella alle "supersportive" stradali delle rispettive Case di appartenenza, all'interno di una sessione di test riservata (èer quanto riguartda le moto da gara) ai collaudatori. Comunque sia, Portimao rappresenta l'ultima chiamata utile per il Dottore a chiudere appunto con il podio alto la sua militanza nel team factory Yamaha, con il quale ha conquistato 56 delle sue 89 vittorie nella Premier Class: 46 (molto appropriatamente!) nel periodo pre-Ducati, solo dieci invece nelle ultime otto stagioni.

Sarebbe il modo migliore per lui di accomiatarsi dal team blu prima di passare al... verde acqua Petronas, facendo cambio con Fabio Quartararo e diventando compagno di box dell'ex allievo Franco Morbidelli. "Ex" in quanto Franco non sembra avere più molto bisogno di una guida, visto quest'anno sta facendo faville e questo weekend in Portogallo proverà a diventare "in solitario" il pilota con il maggiore numero di GP vinti in stagione, primato (di tre affermazioni) che al momento gli appartiene ex -aequo con il "Diablo" Quartararo. Morbidelli deve però soprattutto difendere il secondo posto nel Mondiale alle spalle del neocampione Mir, che ha chiuso i giochi nel recente GP della Comunità Valenciana. Irraggiungibile dall'alto dei suoi 171 punti, il maiorchino potrebbe avere un ruolo chiave nella sfida tra il nostro ed Alex Rins (l'altro ufficiale Suzuki) che inseguono separati tra loro da quattro soli punti: 142 a 138. Impossibile individuare un netto favorito: tanto Franco quanto il catalano sono leteralmente "sbocciati" nella seconda parte del Mondiale. Con una progressione che - fosse iniziata prima - avrebbe trasformato la corsa al titolo in un "triello" che probabilmente avrebbe avuto proprio tra le colline dell'Algarve lo scenario perfetto di una memorabile resa dei conti, tale da rivalutare il (nostro) giudizio a proposito di un Mondiale non particolarmente esaltante nel suo andamento e nel suo esito finale (senza nulla togliere ai meriti del regolarissimo Mir).

A priori, la corsa al platonico titolo di vicecampione non esclude nemmeno il poker di piloti che comprende - dalla quarta alla settima posizione attuale - Maverick Vinales (127 punti), Fabio Quartararo (125), Andrea Dovizioso (lui pure 125) e Pol Espargarò (122). L'inerzia recente del campionato delinea però, come detto, un pronostico ben più esclusivo: sia nell'ottica dello stato di grazia attuale di Morbidelli e Rins, sia cercando residue tracce di vitalità nel grafico in costante discesa della classifica di Maverick, del ducatista e del "Diablo" quest'ultimo in particolare ultimamente ben poco... fiammeggiante. Meglio ha fatto recentemente il prossimo compagno di squadra di Marc Marquez, vale a dire Pol Espargarò. Ma le chances dell'attuale pilota ufficiale KTM (al passo d'addio appunto con la moto austriaca) sono parecchio remote, data la distanza - venti punti - dal "bersaglio"con dipinto sopra il "21 verde" di Morbidelli....