Diego Milito non è più il segretario tecnico del Racing Club di Avellaneda. Lo ha fatto sapere lo stesso ex attaccante dell'Inter, annunciando in un videomesaggio sui social le sue dimissioni dal ruolo che aveva assunto nel dicembre del 2017: "Ho preso la decisione di non continuare nel mio ruolo di segretario tecnico del club - ha spiegato El Principe - Il motivo è molto semplice: non condivido il modello e l'dea di club del presidente. Sicuramente a qualcuno sembrerà una scelta forte, ma non è così. Non ho niente di personale contro Victor (Blanco, ndr), che continuo a rispettare. Semplicemente ha scelto un modello differente che non condivido. Lui ha il potere di farlo e questo lo rispetto, perché è un presidente nominato dai soci del club".
Quella tra Milito e il Racing è una storia d'amore iniziata oltre 20 anni fa: nel club di Avellaneda, infatti, il bomber di Bernal esordì ventenne (era il 1999) e conquistò un'Apertura nel 2001, prima di passare in Serie B al Genoa nel gennaio del 2004. Dopo 10 anni in Europa, impreziositi dal triplete nerazzurro, il ritorno nel club che lo aveva lanciato, la vittoria di un altro campionato nazionale e poi il passaggio nei quadri dirigenziali.
Ora, dopo quasi tre anni, l'addio: "Mi sono impegnato negli ultimi tre anni a cambiare le cose e portare il club su cammino differente, la professionalizzazione di un’area fondamentale come quella sportiva - il messaggio di Milito per i tifosi - Credo abbia avuto successo, con errori e cose giuste, ma i risultati si sono visti".