Nessun ribaltone in panchina. Nessun rischio esonero per Antonio Conte. L'hashtag °conteout" con cui i tifosi dell'Inter hanno manifestato tutta la loro rabbia dopo la sconfitta contro il Real Madrid nel mercoledì di Coppa rimarrà inascoltato. Avanti con Conte, c'è piena fiducia in lui. "Dobbiamo continuare a lavorare", ripete il tecnico nerazzurro, che guarda dritto restando legato alle sue convinzioni. Non si cambia tanto per cambiare. E questo vale sia per il modulo (anche se all'anti-vigilia è stata provata la difesa a quattro) che per gli uomini (vedi Eriksen). C'è da dare una svolta a una stagione che non decolla, con quattro vittorie nelle prime dodici gare ufficiali e una sola nelle ultime sei partite. Dopo la delusione in Champions e il traguardo ottavi di finale che ormai è un miraggio, si riparte con il campionato e con un avversario che più ostico non si può: quel Sassuolo dei miracoli, secondo in classifica dietro il Milan. Non c'è tempo per recuperare le forze, sotto con un'altra prova del nove.
Per Conte le buone notizie arrivano dal recupero di Brozovic e di Sensi. Il croato, costretto al forfait contro Torino e Real Madrid, è tornato negativo dopo la positività al Covid-19 contratta in Nazionale ed è di nuovo disponibile. Contro il Sassuolo partirà dalla panchina per essere poi pronto per la sfida di Champions di martedì prossimo in casa del Borussia M'Gladbach, dove mancherà Vidal, protagonista della follia di San Siro che ha costretto la squadra in dieci. L'ex Sassuolo dal canto suo ha riassaporato il campo per una decina di minuti contro i Merengues: un buon segnale che indica la fine del tunnel per un giocatore perseguitato dagli infortuni. Anche per lui panchina al Mapei Stadium dove ci saranno Gagliardini, Barella e Vidal ma dovrebbero cambiare gli esterni: fuori Hakimi e Young per Perisic e Darmian.