Luis Ventura, giornalista argentino molto vicino a Maradona, ha smentito il fatto che avesse un patrimonio particolarmente ingente: "Non aveva quasi nulla sul conto in banca, è morto povero. Ha sperperato quasi tutto a causa delle sue mani bucate e molto gli è stato sottratto da chi lo circondava. Bastava chiedere e lui dava", ha dichiarato al programma televisivo Fantino a la tarde. Secondo questa versione, insomma, gli eredi di Diego non avrebbero molto da spartirsi. Una battaglia legale per l'eredità, però, è un'ipotesi molto concreta.
Possibile che i milioni di dollari guadagnati negli anni in cui ha fatto allenatore a Dubai o quelli ottenuti da presidente onorario del Dinamo Brest, possano essere spariti tanto facilmente? Le figlie, Dalma e Giannina, molti ex compagni di squadra e altri amici si erano lamentati della difficoltà di riuscire a contattare Diego negli ultimi anni. La colpa sarebbe dell'entourage dell'ex fuoriclasse, formato da persone che avevano pieni poteri nella gestione delle finanze e dei rapporti con l'esterno.
Di certo, comunque, il patrimonio di Maradona non si limita ai 100mila dollari sul conto corrente. A questi vanno aggiunti i gioielli, i terreni, gli appartamenti a Buenos Aires, le auto di lusso, gli investimenti a Cuba e in Italia e le scuole calcio in Cina. Un patrimonio stimato tra i 70 e i 100 milioni di dollari. Se lo contenderanno la ex moglie Claudia, le ultime fidanzate, Veronica Ojeda e Rocio Oliva, i fratelli, le sorelle, i figli, i nipoti, più vari creditori. E' prevedibile che la battaglia legale andrà avanti per parecchio tempo.