Nella decima giornata di Premier League, il Liverpool non va oltre l’1-1 in casa del Brighton. I Seagulls sprecano un rigore al 20’; i Reds passano con Diogo Jota al 60’, ma si fanno raggiungere in pieno recupero dal penalty di Gross. Non c’è storia invece tra Manchester City e Burnley. Clarets demoliti con un netto 5-0: tripletta di Mahrez e reti di Mendy e di Torres. L’Everton di Ancelotti cade in casa contro il Leeds di Bielsa: decide Raphinha.
Le scorie della sfida contro l’Atalanta, una situazione infortuni che costringe a scelte difficili e un rapporto controverso con il Var. C’è tutto questo nella situazione attuale del Liverpool, che esce dal Falmer Stadium con un pareggio che sa di sconfitta, soprattutto per il modo in cui è maturato. Onore al merito, comunque, a un Brighton che già dai primi minuti fa capire di non voler fare da sparring partner ai Reds. Dopo un ottimo inizio, infatti, i padroni di casa possono portarsi in vantaggio al 20’ ma Maupay calcia malamente fuori il calcio di rigore assegnato per fallo di Neco Williams su Connolly. Lo stesso Maupay uscirà pochi minuti dopo, per un infortunio muscolare. Dopo una prima mezz’ora in sofferenza, però, il Liverpool si scuote e andrebbe anche in gol al 34’: rinvio lungo di Alisson, Firmino al volo lancia Salah che scatta verso la porta avversaria e insacca. Dopo una lunga revisione al Var, però, l’arbitro Attwell annulla anche se lo stesso replay non sembra chiarire al cento per cento la posizione dell’egiziano nel momento esatto del lancio di Firmino. I Reds, però, sono ormai entrati in partita e la loro pressione viene concretizzata al 60’, quando Diogo Jota porta a spasso la difesa avversaria in area di rigore e con un rasoterra mortifero batte Ryan per l’1-0. Il sigillo sui tre punti sembra arrivare all’84’, grazie al bel colpo di testa di Mané su punzione dalla tre quarti di Henderson: anche qui però il Var indica il fuorigioco, benché stavolta la posizione sia evidentemente irregolare. Sembra comunque tutto apparecchiato per i tre punti esterni del Liverpool, ma l’ingenuità di Robertson, che colpisce goffamente Welbeck provando a rinviare un pallone arrivato in area, regala un secondo penalty ai Seagulls quando è il 93’. Dal dischetto ci va Gross che non sbaglia e firma l’1-1 finale con cui il Liverpool si riporta sì in testa da solo, ma con un solo punto di vantaggio sul Tottenham, impegnato domenica.
MANCHESTER CITY-BURNLEY 5-0
Dopo i due passi falsi negli scontri diretti contro Liverpool e Tottenham, il Manchester City torna alla vittoria e si avvicina alla zona Europa della classifica di Premier League. Il malcapitato Burnley è surclassato già all’intervallo; eppure i precedenti avrebbero già dovuto rivelare come sarebbe andata a finire, visto che per la terza stagione consecutiva i Clarets crollano per 5-0 all’Etihad.
Citizens che si portano subito sulla strada del successo nei primi 20 minuti di gioco. Al 6’, infatti, Ferrán Torres imbuca per De Bruyne, il quale alza la testa e pesca l’inserimento di Mahrez che, da due passi, non può sbagliare col sinistro. L’ex attaccante del Leicester si ripete al 22’ e mette in ghiaccio la sfida: slalom in area, sugli sviluppi di una rimessa laterale, per poi lasciare partire un mancino a giro che bacia il palo e si deposita alle spalle di Peacock-Farrell. Dopo un gol annullato a Torres per fuorigioco, arriva al 42’ il tris: cross al bacio di De Bruyne sul secondo palo dove sbuca Mendy, il quale con un piattone di prima intenzione a incrociare non lascia scampo al portiere ospite.
Il copione si ripete nella ripresa. Al 66’ Ferrán Torres, servito da Gabriel Jesus, cala il poker al termine di un’azione corale del City che si conclude con il piattone destro dello spagnolo all’altezza del dischetto. Tre minuti più tardi, ecco la cinquina definitiva: Foden serve sul secondo palo Mahrez, che da ottima posizione insacca di testa trovando la tripletta personale. La prima in carriera. A un quarto d’ora dal termine arriverebbe anche il 6-0, ma il Var annulla lo sfortunato autogol di Peacock-Farrell per fuorigioco di Gabriel Jesus. Dopo il palo colpito da De Bruyne, autore di un gran destro a giro, arriva finalmente (per il Burnley) il triplice fischio finale. Il City sale a 15 punti e aggancia la settima posizione, in attesa di risalire maggiormente una (per ora) difficile classifica
EVERTON-LEEDS 0-1
Alla fine il Loco Bielsa beffa Carletto Ancelotti a 10 minuti dal triplice fischio finale: l’Everton perde la quarta partita delle ultime cinque e resta sesto a quota 15 punti; il Leeds si fa ora sotto a -2. Primo tempo molto vivace e denso di occasioni. Al 10’ sono subito pericolosi i Toffees: gran palla di Calvert-Lewin dalla sinistra e tentativo di tap-in in allungo di Doucoure, con Meslier che in tuffo salva il risultato con una mano. Un minuto dopo Raphinha serve Harrison davanti a Pickford: l’inglese fallisce la rete a pochi passi dalla porta. Al 22’ lo stesso portiere dell’Everton si salva di puro istinto, col piede destro, sul tiro sporco di Klich. Al 40’, sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite, Holgate prova il tap-in col piattone: Meslier para con un colpo di reni. Allo scadere del primo tempo, Leeds vicinissimo alla rete quando Harrison colpisce il palo di testa su un cross dalla sinistra. Nella ripresa i ritmi si abbassano notevolmente a Goodison Park. Gli ospiti, però, sembrano più propositivi e passano meritatamente a 10’ dalla fine: il diagonale angolatissimo di Raphinha supera Pickford e vale il gol partita.
WEST BROMWICH ALBION-SHEFFIELD UNITED 1-0
Successo importantissimo in chiave salvezza per il West Bromwich in casa contro lo Sheffield. A The Hawthorns la formazione allenata da Bilic piega 1-0 quella di Wilder, che resta mestamente ultima in classifica con un solo punto. Salgono invece in quartultima posizione a quota 6 i Baggies, ai quali basta una rete di Conor Gallagher al 13’ del primo tempo per trovare la loro prima vittoria in questa Premier League dopo dieci partite disputate. Il centrocampista ex Chelsea lascia partire un bel destro rasoterra da fuori area che s’infila all’angolino basso alle spalle di Ramsdale.