“Contratto? Se ne parla tanto, c'è tanta gente che parla, il mio procuratore è stato a Torino tanto tempo. Mi dispiace che si parli di soldi e di cifre, sono cose inventate. Parlare di cifre nella situazione attuale mette le persone contro di me. Cerco di dire sempre la verità ed è la cosa più logica. Il futuro? Io amo la Juventus. L'ho sempre detto. Non parlo mai, quando dico cose che non sono vere mi arrabbio. Ho un bel rapporto con i tifosi e devono stare tranquilli. Sono molto leale e la gente lo sa". Così Paulo Dybala, attaccante dei bianconeri, dopo il gol segnato al Genoa in merito al rinnovo del suo contratto.
“Non parlo mai perché non ho molte cose da dire, però ho un bel rapporto con i tifosi e queste cose vengono dette per metterli contro di me. Sono molto leale a questo club e la gente lo sa”, ha aggiunto la Joya prima di commentare la prima rete stagionale segnata in campionato: “Penso che per noi attaccanti fare gol dà molta fiducia, ci dà tanto. Io ne avevo bisogno, erano tante partite che non ero sereno, era ora di giocare, di stoppare un pallone. Non ero io e penso che ogni partita che passava questo lo sentivo di più. Sono uno a cui piace tanto toccare la palla, giocare, trovarsi con i compagni e questo mi mancava tantissimo. Spero che questo gol possa darmi la fiducia per le prossime partite".
Molto significativo, dopo il gol, è stato l’abbraccio con Andrea Pirlo: “Con il mister abbiamo un grandissimo rapporto. Parliamo sempre, e lui è uno che non parla, quindi è molto bello avere un dialogo personale. Lui mi ha dato tanta fiducia quando gli hanno fatto delle domande, ha parlato molto bene di me. Io gli devo dare ancora tanto, non solo nella partita di oggi, devo andare avanti, negli allenamenti, in tutto”.
Magari nel tridente con CR7 e Morata: “Sì, sono cose su cui si deve lavorare. Il mister ha un’idea di gioco e dobbiamo dare il massimo di noi nel ruolo. Lui in queste partite mi sta chiedendo di giocare come centravanti, a me piace muovermi più liberamente in attacco e trovare i compagni. Penso che più giocatori abbiamo avanti più è facile creare gioco, però dobbiamo rispondere a quello che ci chiede il mister”.