PUGILATO

Pugilato: dramma per Nino Benvenuti, si è suicidato il figlio Stefano

L'uomo, 58 anni, era agli arresti domiciliari: il corpo ritrovato in un bosco del Carso

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Un grave lutto sconvolge la vita di Nino Benvenuti, campione olimpico e mondiale di pugilato, un'icona dello sport italiano. Il primogenito Stefano, 58 anni, si è suicidato qualche giorno fa e il suo corpo è stato ritrovato in un bosco del Carso. L'uomo, che stava scontando una pena di quattro anni per furto dei gioielli ai danni dell'ex compagna, aveva ottenuto la scorsa primavera gli arresti domiciliari a causa del Covid-19.

Benvenuti con il figlio Stefano ha avuto un rapporto complicato. L’ex campione del mondo dei pesi medi, come riporta "Il Piccolo" aveva persino avviato una causa contro il suo primogenito per un orologio d’oro che Nino aveva ricevuto dopo la vittoria alle Olimpiadi di Roma, per qualche trofeo, per una preziosa Bibbia in cinque volumi e per un ritratto a olio. Con la restituzione da parte di Stefano sembrava essere tornata la calma, ma nel 2002 l'ex oro olimpico intentò un’altra causa nei confronti del suo primogenito, questa volta per far chiarezza su un assegno da 15 milioni di lire per gli alimenti che, a detta dell’ex pugile, nel 1998 il figlio aveva incassato invece di consegnarlo o versarlo sul conto della madre Giuliana. 

In una intervista al Corriere della Sera nel 2018, Benvenuti rispose così alla domanda su quale fosse il suo più grande rimpianto. "Il rapporto coi figli. Quelli avuti con Giuliana, cinque inclusa una adottata, non li vedo, non li sento, non mi vogliono parlare. Lei me li ha messi contro. Ho nipoti che non conosco e penso che, anche se non sono stato un buon padre, potrei ancora essere un buon nonno".