NBA

Nba: Lillard affonda i Lakers, sorridono Denver e Atlanta

Trasferta vincente per Portland, guidata dal numero 0. I Nuggets battono Houston, vincono ancora gli Hawks senza Gallinari

La sorpresa della notte Nba arriva da Los Angeles, dove Portland batte i Lakers 115-107 guidata dai 31 punti di Damian Lillard. Perde ancora Houston, sconfitta 124-111 dai Denver Nuggets: tripla-doppia per Nikola Jokic. Atlanta, ancora senza Gallinari, fa tre su tre in stagione battendo Detroit 128-120. Vincono anche Memphis su Brooklyn (116-111 all’overtime, ma si fa male Morant) e Utah su Oklahoma City (110-109, decide Mitchell).

LOS ANGELES LAKERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 107-115
È un parziale di 31-22 nel quarto periodo a rivelarsi decisivo per la vittoria dei Blazers, che dopo aver battuto Houston sconfiggono un’altra potenza della Nba, i Lakers campioni in carica. L’uomo della provvidenza è Damian Lillard: 31 i suoi punti complessivi, 8 nell’ultimo periodo, che lo rendono top scorer di serata e, di fatto, anche Mvp della sfida giocata allo Staples Center. Gran partita anche per Gary Trent jr: il figlio d’arte firma 28 punti, 11 dei quali nel quarto decisivo, con 7/11 da tre punti in totale. Bene anche C.J. McCollum, autore di 20 punti e 11 assist. Dall’altra parte normale “giornata in ufficio” per LeBron James, che realizza 29 punti (con 9 rimbalzi e 6 assist a tabellino), buona prova per Dennis Schroder, che ne segna 24. Meno bene Anthony Davis, che invece si ferma a 13 con un modesto 6/14 al tiro.

DENVER NUGGETS-HOUSTON ROCKETS 124-111
I Nuggets, reduci dalle sconfitte interne contro Kings e Clippers, cercavano il primo sorriso della nuova stagione: la vittoria è arrivata proprio al terzo tentativo, contro Houston, grazie alla prestazione da ricordare di Nikola Jokic, autore di una tripla doppia da 19 punti, 12 rimbalzi e, soprattutto, 18 assist. Non è un caso che, oltre al serbo, vadano in doppia cifra alla voce punti altri sei giocatori del roster a disposizione di coach Michael Malone, guidati dai 21 di Jamal Murray e dai 19 di Paul Millsap. Dall’altra parte Houston deve fare i conti con un inizio di stagione da zero vittorie e due sconfitte nonostante i 34 punti del solito James Harden e i 23 di Christian Wood. Il roster, però, non è ancora al completo (si attende la fine dell’isolamento preventivo per il protocollo anti-Covid di John Wall e DeMarcus Cousins) e parlare di crisi sembra comunque piuttosto prematuro.

ATLANTA HAWKS-DETROIT PISTONS 128-120
Danilo Gallinari è ancora assente per l’infortunio al piede, ma gli Hawks non si fanno cogliere impreparati e grazie al solito Trae Young conquistano la terza vittoria in altrettante partite, un risultato che mancava alla franchigia della Georgia dall’inizio della stagione 2016/17. Pur priva dell'ex Olimpia Milano (ancora out per i problemi al piede), Atlanta è trascinata dai 29 punti di Young, che realizza anche un perfetto 15/15 dalla lunetta. Prova più che positiva, al debutto in canotta Hawks, per Clint Capela, che mette a referto 7 punti e 9 rimbalzi in poco meno di 20 minuti sul parquet. Bene anche Bogdan Bogdanovic, 17 punti a tabellino anche grazie alle sue bombe da tre (5/7). Dall’altra parte Josh Jackson e Jerami Grant (27 punti a testa) provano a compensare l’assenza di Blake Griffin (tenuto a riposo da coach Dwane Casey), ma l’apporto del resto del team di Motown non è sufficiente ad evitare il terzo ko su tre partite giocate.

BROOKLYN NETS-MEMPHIS GRIZZLIES 111-116 (overtime)
Seconda sconfitta stagionale per i Nets, che senza Kyrie Irving e Kevin Durant, tenuti a riposo da coach Steve Nash, e orfani di Spencer Dinwiddie (per lui stagione finita dopo la lesione parziale al legamento collaterale del ginocchio destro rimediata contro Charlotte), cedono il passo ai Grizzlies, anche se soltanto dopo un tempo supplementare. Una vittoria che comunque costa piuttosto cara a Memphis, che nel finale del secondo periodo perde Ja Morant per un infortunio alla caviglia la cui entità, parsa piuttosto seria, sarà valutata nelle prossime ore. A prendere la squadra ospite in mano ci pensa comunque Kyle Anderson, miglior realizzatore di serata (assieme a Caris LeVert di Brooklyn) con 28 punti, anche se è il canestro di Dillon Brooks (24 punti per lui alla sirena finale) a rivelarsi decisivo a pochi secondi dalla fine dell’overtime. Le speranze dei Nets si spengono sulla tripla sbagliata da Joe Harris allo scadere: prima vittoria stagionale per i Grizzlies.

OKLAHOMA CITY THUNDER-UTAH JAZZ 109-110
Regna l’equilibrio nella sfida della Chesapeake Energy Arena, ma grazie a un finale sontuoso è Utah a spuntarla, trascinata dai canestri decisivi di Donovan Mitchell. Per ‘Spida’ prestazione da 20 punti e 5 assist, con qualche imprecisione di troppo nelle prime fasi del match ampiamente compensate dal tiro che fissa il punteggio sul 110-109 a 7 secondi dalla sirena finale. Non è solo Mitchell, però, il protagonista della vittoria dei Jazz: meritano menzione, infatti, anche i 23 punti di Bojan Bogdanovic e i 20 (con 10 rimbalzi) di Mike Conley). Doppia-doppia anche per Rudy Gobert, autore di 12 punti e 10 rimbalzi. Dall’altra parte non bastano i 26 punti di Luguentz Dort, che tira 4/4 da due punti e 5/7 da tre: le speranze di Okc si fermano sul canestro sbagliato alla sirena da Shai Gilgeous-Alexander, che non riesce così ad evitare il primo ko della nuova stagione.

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