Dopo il conclamato corteggiamento da parte della Juve e l'esclusione dal match di ieri contro l'Inter, il ritorno di Fabio Quagliarella in bianconero sembrava poter essere imminente. E invece è stato lo stesso attaccante blucerchiato a chiamarsi fuori, declinando l'invito juventino con un grande messaggio d'amore per la Samp: "Se hai dato tanto e ricevuto ancora di più, se ogni volta senti l’emozione che batte dentro il petto, vuol dire che ci sono legami più forti di tutto: che vanno oltre lusinghieri corteggiamenti. Che mettono da parte la cronaca e rispettano la storia".
In un mercato così povero di denaro e ricco di suggestioni fantasiose, una di queste deve essere così per forza di cose esclusa. Resta tuttavia ancora viva la ricerca di una punta, ma i candidati al ruolo di vice-Morata non sono molti. Di certo ci sarebbe Milik, ma il colloquio di settimana scorsa tra Agnelli e De Laurentiis non ha permesso di superare lo stallo: la Juve ha l'accordo con il centravanti polacco che si libererà a parametro zero a giugno, è disposta a corrispondere qualcosa al Napoli per anticipare a gennaio l'affare, non è di certo propensa però a soddisfare le richieste ritenute esorbitanti del patron azzurro. Sul tavolo resta il nome di Pellè, così come quello di Llorente, ma sono entrambe due soluzioni che non convincono. Lontana e inverosimile invece l'ipotesi di uno scambio tra Bernardeschi e il Papu Gomez. Cambiando invece settore, resta invece viva la possibilità di un ritorno a Torino di Luca Pellegrini, in prestito al Genoa.