La prima sfida stagionale tra Juventus e Napoli arriva in un momento chiave della stagione. Pirlo si trova, per la prima volta, sul banco degli imputati dopo la prestazione di San Siro e un passo falso nella Supercoppa italiana potrebbe iniziare a far scricchiolare qualcosa nei rapporti con la dirigenza, Gattuso ha appena rifilato sei gol alla Fiorentina e non smette di chiedersi se il vero Napoli sia quello o l'altro balbettante e limitato sotto porta di altre partite stagionali.
La Asl che ha bloccato di azzurri e impedito la sfida dell'Allianz Stadium, insomma, ci priva di parametri certi per analizzare i centri nevralgici della gara di Reggio Emilia. L'anno scorso la Juve ha avuto bisogno di un regalo di Koulibaly nel finale per battere gli azzurri all'andata in campionato, prima di subire una brutta sconfitta al ritorno e vedere la Coppa Italia prendere la strada di Napoli ai rigori in finale. Ma allora i bianconeri avevano un altro allenatore. Adesso c'è Pirlo che, la partita con l'Inter lo ha confermato, sta facendo una certa fatica a insegnare ai suoi il suo calcio offensivo (al limite dell'utopia). Un altro brutto passo falso sarebbe difficilmente digerito dalla dirigenza.
Gattuso ha l'ennesimo banco di prova per capire quale sia il vero Napoli, se quello che trasforma in oro ogni occasione o quello che ne butta via una quantità impressionante e viene punito alla prima uscita offensiva avversaria. San Siro ha regalato a Pirlo la certezza di non potersi permette un centrocampo privo di sostanza. Per questo si va verso un trio (Bentancur, Arthur, McKennie), con la fantasia spostata verso l'esterno (Cuadrado e Chiesa) e la coppia Ronaldo.-Kulusevski davanti. A contenere la potenza offensiva del 3+1 di Gattuso ci dovranno pensare Danilo, Bonucci e Chiellini. Dall'altra parte il tridente di trequartisti, Lozano, Zielinski e Insigne, dovrà dare una mano a Petagna, con la coppia Demme-Bakayoko piazzata davanti ai 4 difensori.