Vederlo senza la maglietta della Dea fa uno strano effetto, ma bisogna abituarsi perché il Papu Gomez è ufficialmente un nuovo giocatore del Siviglia e lo sarà fino al 2024. Dopo aver firmato il contratto e salutato i tifosi dell'Atalanta, l’argentino, probabilmente il colpo più grande del mercato invernale, si è presentato ai tifosi dal suo nuovo club: “Non so se sia destino, ma ho parlato con tanti ragazzi che hanno giocato qui e altri che hanno vissuto in questa città e tutti me ne hanno parlato sempre molto bene. Questo club ha una storia bellissima con tanti argentini che sono passati da queste parti. Quasi tutti hanno lasciato il segno e adesso toccherà a me proseguire su questa strada. E poi è un grande orgoglio vestire la stessa maglia che ha vestito Maradona”.
“È stato tutto un po’ sorprendente – ha spiegato Gomez ai cronisti presenti - Per me è una nuova avventura, in un grande club come il Siviglia. La vita in un altro Paese cambia completamente, ma sono molto felice ed emozionato. Sarà una bella sfida per me”. Sarà tutto nuovo, ma l’ex numero 10 nerazzurro è convinto di potersi ambientare in fretta: “Devo adattarmi presto, anche se ho sempre guardato il calcio spagnolo e un po’ lo conosco. Sarà un’avventura entusiasmante, voglio realizzare cose importanti con il Siviglia e cercare di dare il massimo per portare il club a successi mai ottenuti”.
"Sicuramente mi manca il ritmo della partita, ma mi stavo allenando con la seconda squadra dell'Atalanta – ha aggiunto - Negli ultimi anni ho giocato in tutte le posizioni, dal centrocampo all'attacco. Sono a completa disposizione dell'allenatore. Ho giocato dietro le punte, esterno, anche da centrocampista penso di poter fare bene. Banega? È un complimento essere paragonato a Ever. Lo ammiro moltissimo e lo conosco da tanti anni. Forse siamo diversi come giocatori, ma quella responsabilità, quella leadership, penso di averla avuta in tutti i club”.
L’età non conta: "Oggi i calciatori giocano più a lungo. Se ti prendi cura di te stesso e non hai avuto molti infortuni, puoi giocare fino a 38-39 anni. Poi c'è l'ambizione di voler stare ad alti livelli, scendendo in campo ogni 3 giorni. Questo richiede un certo stile di vita, conoscere il proprio corpo e tanto riposo. La testa è tutto, ci sono tanti giocatori della mia età o più vecchi che fanno la differenza".
Il Papu ha anche svelato che quella del Siviglia non era l’unica offerta sul piatto: "Sinceramente non sono mai stato interessato all'aspetto economico. Ho avuto proposte da squadre arabe, ma ho sempre cercato di essere felice nel calcio. Per il resto c'è tempo. E penso di essere in un momento molto buono, in una fase di maturità della mia carriera e della mia vita e volevo continuare a giocare a livello agonistico. Sono un Nazionale, adesso mi confronterò con un campionato importante come quello spagnolo, con un club importante come questo. Quando ho avuto la possibilità di venire qui non ci ho pensato due volte".
Chiosa finale sul confronto tra l’Atalanta e il suo nuovo club: “Ovviamente il Siviglia gioca in Champions League da anni e ha vinto molti titoli europei. È una squadra ce non è definita “grande” ma che vuole lottare per le prime posizioni”.
LOPETEGUI LO AVVERTE
"È un giocatore che ci piace, ma qui affronterà la più grande sfida della sua carriera. Viene qui per aiutarci a migliorare, questa è una squadra che sta funzionando bene, avrà la competizione dei suoi compagni che non gli renderanno la vita facile". Julen Lopetegui, tecnico del Siviglia, ha accolto così il nuovo arrivo in casa andalusa.
A BERGAMO UNO STRISCIONE PER IL PAPU
Intanto fuori dal Gewiss Stadium alcuni tifosi dell'Atalanta hanno voluto salutare il proprio ex beniamino e capitano con uno striscione: "7 lunghi campionati. Belli, intensi ed onorati. Grazie Papu".