Si gioca nello stadio-icona di Rio de Janeiro, il Maracanà, ma è uno dei derby di San Paolo. Palmeiras e Santos si giocano la Copa Liberatores dopo aver eliminato in semifinale River Plate e Boca Juniors, togliendo al mondo l'emozione di un altro Superclasico dopo quello, particolarmente animato, del 2018. Chi vince stasera va in Qatar a giocarsi la possibilità di alzare la Coppa del mondo per club (esclusiva Mediaset, canale 20).
Peccato solo che non ci sarà il pubblico a godersi questo intreccio di emozioni tra due squadre diverse in tutto. Palemeiras e Santos non si sono mai incontrate in Libertadores e, la prima volta che lo fanno, è in una finale. Nella loro storia si sono scontrate tre volte in un atto conclusivo di una manifestazione (tra campionato paulista e coppa del Brasile), con il Verdao (come è conosciuto il Palmeiras in patria) in vantaggio di due vittorie a una sul Peixe (soprannome del Santos).
L'ex squadra di Pelé ha conquistato la Libertadores in tre occasioni (due con il suo fuoriclasse come grande protagonista a inizio anni '60) e l'altra con Neymar in campo, nel 2011. Il Palmeiras ne ha conquistata solo una nel 1999, con in panchina Felipe Scolari, ai rigori sui colombiani del Deportivo Cali. Il passato conta poco. Il presente parla di due squadre che per concentrarsi sull'obiettivo continentale hanno lasciato da parte ogni velleità nel campionato nazionale (il Brasilerao), che le vede molto lontane dalla vetta.
Il Santos è guidato in panchina da Cuca, ex allenatore dei rivali di questa sera, che cerca di portare avanti delle idee moderne con i terzini che entrano dentro il campo e le mezzeali che si piazzano sulla trequarti in modo da rendere fluido il suo 4-3-3. I punti di forza sono il difensore Lucas Verissimo, già nel mirino del calcio italiano ma venduto al Benfica, e il tridente formato da Marinho, Kaio Jorge (diciannovenne nuova stella del pallone brasiliano e nei radar della Juve) e dal venezuelano Yeferson Soteldo. Il Palmeiras è guidato dal giovane portoghese Abel Ferreira, ex Sporting Braga, che punta su una difesa a tre con quattro centrocampisti e un tridente offensivo. Presenti in squadra due ex milanisti, l'attaccante Luiz Adriano e il difensore paraguaiano Gustavo Gomez. Sulla sinistra, poi, c'è l'uruguaiano Matías Viña, nel mirino della società rossonera come vice Theo Hernandez. Da segnalare il centrocampista Gabriel Menino, 20 anni, uno dei più promettenti giovani brasiliani in quel ruolo.