Dopo 11 successi consecutivi la marcia degli Utah Jazz viene arrestata dai Denver Nuggets: un impressionante Nikola Jokic stende la squadra di Snyder. Vanno in testa a Ovest i Clippers, che passano sul campo dei Knicks. Anche senza Embiid, Philadelphia scappa via nel finale contro i Pacers. Brutte sconfitte per Nets e Cavaliers, rispettivamente contro Wizards (che compiono una grande rimonta) e Timberwolves. Toronto vince in casa contro Orlando.
DENVER NUGGETS-UTAH JAZZ 128-117
Prima o poi doveva arrivare una sconfitta a stoppare la magica striscia positiva dei Jazz di 11 vittorie consecutive. Ci pensa così un Nikola Jokic da record a disintegrare la franchigia di Salt Lake City, che si deve arrendere contro il serbo che gioca una gara favolosa, pareggiando il suo primato personale in carriera e mettendo 22 punti solo nel primo quarto. I padroni di casa schiantano già nel primo tempo i Jazz sulle ali del centro europeo. Nel terzo quarto Utah entra meglio e dà l’impressione di riaprirla, ma Denver non stacca la spina e la porta a casa. Alla fine Jokic chiude la sfida con 47 punti, 12 rimbalzi e 5 assist. Molto bene anche un Barton da 18 punti e 6 assist; Jamal Murray fa segnare 16 punti, 5 assist e 4 rimbalzi. Bogdan Bogdanovic è il migliore dei Jazz con 29 punti.
NEW YORK KNICKS-LOS ANGELES CLIPPERS 115-129
I Knicks resistono metà partita (-1 all’intervallo), poi cedono nella ripresa. È Kawhi Leonard il migliore marcatore per coach Tyronn Lue, a quota 28 punti con un perfetto 11/11 dalla lunetta, ma tutti i giocatori del suo quintetto segnano almeno 13 punti, con i 18 di Reggie Jackson e i 17 di Paul George. Los Angeles ottiene la decima vittoria nelle ultime 11: si tratta del massimo stagionale per punti, contro la migliore difesa Nba. Se il reparto arretrato è da dimenticare, non mancano però i lati positivi della prestazione di New York: ci sono ad esempio i 25 punti, con 9/16 al tiro uscendo dalla panchina, di Immanuel Quickley, sempre più rookie rivelazione della stagione. Meglio di lui fa solo Julius Randle (27 con 12 rimbalzi), mentre ne aggiunge 23 RJ Barrett, con un ottimo 9/14 al tiro. Questa è la quarta sconfitta negli ultimi cinque match per i Knicks.
INDIANA PACERS-PHILADELPHIA 76ERS 110-119
La solita schiena dolorante costringe al riposo Joel Embiid, ma i Sixers riescono a portare comunque a casa un successo di prestigio sul campo degli Indiana Pacers e a consolidare la leadership a Est. Philadelphia rimonta 16 lunghezze di svantaggio con un ultimo quarto da 37-15, per la sesta vittoria nelle ultime sette partite. A guidare i 7ers sono i 27 punti con 8 rimbalzi di Tobias Harris e i 21 di Ben Simmons con 6 rimbalzi, 7 assist e 4 recuperi; anche se i due canestri più importanti della partita portano la firma di un Furkan Korkmaz da 17 punti. Ko difficile da digerire per i Pacers, specialmente dopo aver dominato per tre quarti e mezzo. Malcolm Brogdon chiude con 25 punti e Domantas Sabonis ne aggiunge 21, ma i padroni di casa segnano solo un canestro negli ultimi 8:16 di partita.
WASHINGTON WIZARDS-BROOKLYN NETS 149-146
Le due triple consecutive di Bradley Beal (dal palleggio a 8 metri da canestro) e di Russell Westbrook (dopo una rubata di Garrison Matthews), nel giro di 3.8 secondi, ribaltano una partita che sembrava ormai conclusa a favore dei Nets. Soprattutto dopo i due tiri liberi di Kyrie Irving per andare a +5 a 12 secondi dalla fine. Al di là del pazzesco finale, la prestazione di Westbrook rimane incredibile: 41 punti con 16/28 al tiro, 4/7 dalla lunga distanza, 10 rimbalzi e 8 assist per il numero 4 di Washington. Ad accompagnarlo c’è uno strepitoso Bradley Beal, autore di 22 dei suoi 37 punti finali nell’ultimo quarto. Per Brooklyn, Kyrie Irving (26 punti) fa le veci anche di James Harden tenuto a riposo per una contusione alla coscia. Kevin Durant chiude con 37 punti, 7 rimbalzi e 6 assist, mentre Joe Harris firma il suo massimo in carriera con 30 punti.
MINNESOTA TIMBERWOLVES-CLEVELAND CAVALIERS 109-104
I Timberwolves tornano a vincere, interrompendo così una striscia di tre sconfitte consecutive. Massimo stagionale per triple a segno (16, realizzate col 40%). Il rookie Anthony Edwards segna 23 punti alla sua seconda partenza in quintetto consecutiva, sostenuto dai 19 del rientrante D’Angelo Russell. I Cavs mettono a segno 72 punti in area grazie alla terza doppia doppia stagionale da 20+20 di Andre Drummond (25 punti e 22 rimbalzi), ma pagano le 19 palle perse che sono valse 29 punti a Minnesota e soprattutto i soli 18 punti segnati nell’ultimo quarto con il 30% al tiro. Per Cleveland, alla seconda sconfitta di fila, ci sono anche i 17 punti di Garland e i 16 di Sexton.
TORONTO RAPTORS-ORLANDO MAGIC 115-102
Tornano al successo anche i Raptors, che battono gli Orlando Magic. A differenza dell’ultima volta, in questa occasione i 30 punti di Pascal Siakam bastano per portare a casa il successo, accompagnato dalla doppia doppia di Kyle Lowry (12 punti e 15 assist) anche in una serata da 30% da tre di squadra (VanVleet 9 con 4/12 al tiro). Prosegue invece il tracollo dei Magic, sconfitti in 11 delle ultime 13 partite. I 16 punti del rookie Cole Anthony e la doppia doppia da 15+14 di Nikola Vucevic non sono sufficienti per impedire l’ennesimo ko della squadra di coach Clifford, che non si avvicina mai a meno di 8 punti di distanza nella ripresa.