I Los Angeles Lakers faticano nuovamente contro i Pistons, che avevano già battuto i gialloviola la scorsa settimana, e s’impongono solo dopo due supplementari grazie a due triple di LeBron James. Perdono i Nuggets e i Blazers, mentre Dallas si prende la rivincita su Golden State nonostante un ottimo Steph Curry. A Est, Philadelphia travolge Brooklyn priva di Durant e Irving; Milwaukee passa a Cleveland. Bene anche Atlanta.
LOS ANGELES LAKERS-DETROIT PISTONS 135-129 OT
Dopo aver vinto contro i Lakers la scorsa settimana, Detroit fa soffrire nuovamente i gialloviola fino al doppio supplementare, recuperando 17 lunghezze di svantaggio nel terzo quarto e sfiorando il colpo grosso al termine del primo supplementare, quando il tiro di Jerami Grant si ferma sul ferro. LeBron James si carica così sulle spalle i suoi, chiudendo con 33 punti, 5 rimbalzi, 11 assist e 4 recuperi in 46 minuti; decisive le ultime due triple in faccia a Mason Plumlee per chiudere i conti. Insieme a lui anche i 30 di Anthony Davis e i 22 di Dennis Schröder, glaciale nel finale con 8/8 ai liberi alla fine. I Pistons danno battaglia fino alla fine grazie soprattutto a Grant (32 punti e numerosi duelli con James in attacco) e Josh Jackson (25 dei suoi 28 punti dopo l’intervallo), ma non riescono a evitare la quarta sconfitta consecutiva.
SACRAMENTO KINGS-DENVER NUGGETS 119-114
Sesto successo nelle ultime sette partite per Sacramento, trascinata da Harrison Barnes, che segna 28 punti (13 dei quali nel terzo quarto), tira 10/16 dal campo con 5 triple a segno. De’Aaron Fox aggiunge 24 punti, Richaun Holmes va in doppia doppia (21 con 10 rimbalzi), così come fa Hassan Whiteside dalla panchina (11 punti e 11 rimbalzi). Denver incappa invece nel terzo ko consecutivo nonostante l’eccellente prestazione di Nikola Jokic, che riscrive del tutto il suo career-high firmando 50 punti, ai quali aggiunge anche 12 assist, 8 rimbalzi e 3 stoppate, tirando un ottimo 20/33 dal campo. Ai Nuggets manca però Jamal Murray (fermato da un infortunio al ginocchio sinistro): Paul Millsap è il secondo miglior realizzatore di squadra, con 5/8 al tiro e 14 punti.
NEW YORK KNICKS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 110-99
I New York Knicks piegano i Blazers grazie ai 22 punti a testa di Randle (con anche 11 rimbalzi) e di Elfrid Payton, mentre 18 li aggiunge RJ Barrett e 12 il rookie Immanuel Quickley in uscita dalla panchina (16 quelli di Alec Burks). Buone le percentuali blu-arancio, con il 50% dal campo e oltre il 43% dall’arco. Stanti sempre le assenze di McCollum, Nurkic e Collins, Portland si aggrappa ancora a Damian Lillard, che sfiora la doppia doppia con 29 punti e 9 assist, in una serata chiusa con 6/12 da tre punti. La doppia doppia la centrano invece sia Robert Covington (13 e 10 rimbalzi) sia Enes Kanter (stessi punti, un rimbalzo in più). Tuttavia, dopo due vittorie, Portland si deve arrendere e lascia il Madison Square Garden sconfitta.
DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 134-132
Dopo il pesantissimo -31 di due giorni fa, i Dallas Mavericks si prendono la rivincita sui Golden State Warriors. Gli ospiti vengono guidati alla rimonta (per quanto inutile) da uno strepitoso Steph Curry, che realizza la sua seconda miglior prestazione in carriera chiudendo con 57 punti, merito soprattutto di un clamoroso 11/19 da tre punti. Per lui si tratta della 16esima partita con almeno 10 triple a segno. Sul fronte opposto, Luka Doncic, si carica sulle spalle i Mavericks per interrompere una striscia di sei sconfitte consecutive in casa. Lo sloveno pareggia il suo massimo in carriera da 42 punti segnando almeno 10 punti in tutti i quarti, con 12/23 dal campo, 7/12 dalla lunga distanza e 11/14 ai liberi con 7 rimbalzi e 11 assist. Maxi Kleber chiude con 16 punti in un quintetto tutto in doppia cifra.
PHILADELPHIA 76ERS-BROOKLYN NETS 124-108
La sfida tra due superpotenze della Eastern Conference è sicuramente segnata non solo dall’assenza di Kevin Durant, ma anche di Kyrie Irving (quest’ultimo per un infortunio all’indice). In ogni caso, i Sixers hanno comunque il merito di non lasciare neanche un’opportunità agli avversari, portando a casa il quinto successo nelle ultime sei partite con un terzo quarto da 43-30. In una serata in cui Joel Embiid segna di nuovo 33 punti (ottava partita nelle ultime nove con almeno 30 punti segnati), Ben Simmons gioca una partita di straordinaria completezza con 16 punti, 12 rimbalzi, 8 assist e 3 recuperi contro James Harden. Per il Barba ci sono 26 punti, 8 rimbalzi e 10 assist, senza però potere nulla contro le accelerazioni di Philadelphia, che hanno anche 21 punti da Tobias Harris.
CLEVELAND CAVALIERS-MILWAUKEE BUCKS 99-124
Seconda vittoria in due giorni a Cleveland per i Bucks, a cui basta accelerare a cavallo del terzo e dell’ultimo quarto (42-18 di parziale) per portare a casa la quarta vittoria consecutiva. Giannis Antetokounmpo chiude con 24 punti e 11 rimbalzi; Jrue Holiday ne aggiunge 20, così come Khris Middleton, e Bryn Forbes segna tutte le sei triple tentate per 18 punti finali. Andre Drummond è ancora una volta il migliore dei suoi con 28 punti e 11 rimbalzi, seguito dai 17 a testa del duo Collin Sexton e Darius Garland. I Cavs perdono così sette delle ultime nove partite disputate e chiudono così un periodo di quattro gare interne in sei giorni in cui hanno vinto solamente una volta, mentre ora sono attesi da cinque partite consecutive in trasferta, a partire da Phoenix.
ATLANTA HAWKS-TORONTO RAPTORS 132-121
Dopo tre ko consecutivi, Atlanta torna al successo guidata dai 28 punti con 13 assist di Trae Young e dalla doppia doppia di Clint Capela (23 punti, 16 rimbalzi ma anche 4 stoppate). Gli Hawks hanno tutto il quintetto in doppia cifra più Danilo Gallinari. Per l’azzurro salgono i minuti in campo rispetto alle ultime prestazioni (25 contro Toronto) e di conseguenza sale anche il suo impatto. Il ‘Gallo’ chiude infatti con 14 punti, 5 rimbalzi e 4 assist una gara molto solida (+9 il suo plus/minus) caratterizzata da ottime percentuali: 4/6 dal campo per lui, ma 5 di questi 6 tiri sono triple, 3 delle quali realizzate, più la solita perfezione dalla lunetta (3/3). I Raptors si fermano nonostante i 29 punti dalla panchina di uno straordinario Chris Boucher, che tira 10/13 e ci aggiunge anche 10 rimbalzi. Anche Fred VanVleet va in doppia doppia con 25 punti e 10 assist.
LE ALTRE PARTITE
I San Antonio Spurs vincono 111-106 a Houston; pesano tanto i 5 punti nel finale di gara di DeMar DeRozan dei 30 totali da lui messi a segno, dopo che i Rockets (sotto anche di 10 nel quarto quarto) erano riusciti a portarsi sopra di due a 3 minuti e mezzo dalla fine. Terzo successo consecutivo dei New Orleans Pelicans: 118-109 sui Memphis Grizzlies grazie a un convincente parziale di 23-7 nell’ultimo quarto, guidato da 11 dei 21 punti di Eric Bledsoe, i 16 di Lonzo Ball. I Chicago Bulls si prendono una sonora rivincita contro gli Orlando Magic (sconfitti 118-92) in una gara in equilibrio solo nel primo quarto (31-31); il migliore è Zach LaVine con 39 punti. Oklahoma batte in casa Minnesota 120-118. Il migliore dei Thunder è Shai Gilgeous-Alexander, autore di 31 punti con 9 rimbalzi e 7 assist.