La situazione societaria dell'Inter (così come quella di altri club di Serie A, Roma compresa per via del cambio proprietà, B e C) sotto la lente della Covisoc: la commissione di vigilanza che monitora la solidità finanziaria dei club professionistici ha chiesto chiarimenti a Suning in merito al rinvio del pagamento degli stipendi ai giocatori. Il gruppo cinese ha assicurato che onorerà gli impegni da qui a giugno.
Un'assicurazione che però non rinvia i discorsi sulla cessione di quote dell'Inter, che siano di maggioranza (più probabile) o minoranza, anche perché entro fine 2021, ricorda Repubblica, ci saranno 195 milioni di euro da pagare tra stipendi, rate per l'acquisto dei cartellini e interessi. Nel frattempo la squadra ha trovato un accordo relativo agli ingaggi di questa stagione: luglio e agosto erano stati saldati a fine gennaio, settembre e ottobre pagati ai rispettivi fine mese mentre quelli di novembre e dicembre saranno pagati a fine campionato. Senza contare la rinegoziazione, entro novembre, dei due bond da 375 milioni complessivi in scadenza 2022.
Rifiutata la prima offerta da 750 milioni di BC Partners, il fondo inglese dovrebbe tornare alla carica con una proposta al rialzo. Ma sul banco c'è anche l'interesse degli svedesi di Eqt, degli americani di Ares e di Fortress oltre a quello di Mubadala di Abu Dhabi. Più defilato il fondo Bain, che di solito lavora su investimenti ad alto rendimento, nei quali oggi non rientra il calcio.