L'ANALISI

MIlan: Ibra, il vero leader che viaggia in supercar

Zlatan segna ed è il punto di riferimento in rossonero

Energia, motivazione e gol, tanti gol: stiamo parlando di Zlatan Ibrahimovic, l'artefice della rinascita del Milan. In rossonero lo svedese ha trovato tutti gli elementi per raggiungere la piena maturità calcistica e i 40 anni che compirà il prossimo 3 ottobre sono solo un dettaglio. D'altronde lui stesso si è definito Benjamin Button, ma questo non è un caso curioso. Ibra ha costruito tutto questo con tanto sacrificio e la sua fame di vittorie.

Quando è arrivato a Milanello un anno fa ha fatto il salto di qualità diventando il leader: lì c'era una squadra di giovani ragazzi con tanto potenziale pronta a seguirlo e un allenatore intelligente a creare un dialogo. Così Zlatan, che tornava in Italia per dimostrare di essere ancora capace di giocare ad alti livelli, ha trovato terreno fertile per potersi esprimere. Ha cambiato la sua posizione perché non può più correre per tutto il campo (Sì, è umano pure lui) e stando più vicino all'area è diventato sempre più determinante. In pratica ha ottimizzato i suoi sforzi. 

Classe tanta, ma c'è di più. Poterlo ammirare da vicino in stadi vuoti è un privilegio e fa risaltare ancora di più il suo spirito, la sua personalità. Parla molto, si innervosisce spesso per passaggi sbagliati, ma applaude anche quando una palla ha i giri perfetti: un allenatore in campo o. meglio, un mental coach. Zlatan non ammette errori, a questo livello, e tiene i compagni sempre sotto pressione. Che sia al 1' al 90' suò 3-0: lui vuole sempre il massimo. E lo sta ottenendo. L'obiettivo è lo scudetto e lui viaggia in Ferrari... Sì, questo Milan è una supercar.

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