Che si giochi a San Siro, all'Olimpico, a Parigi o a Pechino, la sfida tra Inter e Lazio è sempre una di quelle destinate a fare la storia. Ha deciso la coppa Italia del 2000 (vittoria biancoceleste), la supercoppa italiana sempre nel 2000 e nel 2009 (anche in questo caso con trionfo laziale) e perfino una Coppa Uefa, vinta dai nerazzurri con Ronaldo protagonista nel 1998. Il Fenomeno, poi, ha vissuto il bello e il brutto della carriera proprio durante gli incontri con la Lazio.
Dopo la netta vittoria europea di due anni prima, il Fenomeno all'Olimpico è stato costretto a vivere il dramma dell'infortunio nella finale d'andata di coppa Italia del 2000 e le lacrime inconsolabili del 5 maggio 2002, quando il 4-2 laziale ha spento le speranze nerazzurre per uno scudetto che sembrava già vinto. Inter-Lazio è stata anche la partita giocata in Italia con la temperatura più bassa: -10 gradi nel dicembre 2009 ma anche quella, pochi mesi prima, che ha sancito la rottura tra Ibrahimovic e il pubblico nerazzurro zittito dallo svedese dopo il gol sblocca-partita arrivato alla fine di una serie di mugugni dalle tribune.
E' stata anche la sfida che ha visto dare l'addio al calcio a una delle bandiere nerazzurre (Javier Zanetti nel 2014) ma anche quella che ha deciso l'approdo dell'Inter alla Champions con un gol nel finale di Vecino nel 2018. E' la partita delle tifoserie gemellate e proprio per questo, e per non rischiare di vedere i cugini giallorossi festeggiare il titolo, ha fatto storia lo striscione "Oh noooo" che la curva laziale ha srotolato dopo il gol del vantaggio di un Inter in lotta scudetto con la Roma nel 2010.
Spesso sa anche essere una partita spettacolare come il 3-5 con cui la Lazio di Erksson sbancò San Siro nel 1998 con gol d'autore come quelli firmati da Roberto Mancini e Nedved. In ogni caso sono già due stagioni che è una sfida che è tornata a contare per la lotta scudetto. E questa è la cosa più importante.