AUSTRALIAN OPEN

Australian Open: Naomi Osaka è la regina di Melbourne, Brady spazzata via in due set

Finale a senso unico, chiuso con i parziali di 6-4, 6-3 in un'ora e 17 minuti. Per la nipponica seconda vittoria nel torneo australiano e quarto Slam in carriera

Naomi Osaka conquista il trono degli Australian Open

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Naomi Osaka conquista il trono degli Australian Open per la seconda volta in carriera, dopo il successo del 2019. Nella finale del torneo femminile, la nipponica si impone su Jennifer Brady per 6-4, 6-3 in una partita a senso unico, chiusa in 77 minuti di gioco. Per la Osaka è il quarto successo in carriera in un torneo dello Slam: oltre alle vittorie in Australia, vanta infatti i trionfi in due edizioni degli Us Open.

Una finale senza storia, giocata in maniera quasi perfetta nonostante il vento disturbi non poco il gioco al servizio: Naomi Osaka torna alla vittoria negli Australian Open dopo il successo di due anni fa, si mette alle spalle il passaggio a vuoto dell’edizione 2020 e si conferma la tennista da battere sul cemento dopo la vittoria agli Us Open dello scorso settembre. Troppo debole, nella finale del torneo donne, l’opposizione della pur volenterosa Jennifer Brady, travolta per due set a zero alla sua prima presenza in carriera nell’atto conclusivo di un torneo dello Slam. L’americana, in realtà, sembra essere in partita nel primo set, quando dopo essere scivolata sull’1-3 a causa di qualche forzatura di troppo al servizio rimonta fino al 3-3, con un break che sembra insinuare dubbi nel gioco potente e preciso della nipponica. Ma per la Osaka, numero 3 al mondo, è soltanto un attimo di sbandamento: al nono game annulla una palla break importante e al decimo vince il gioco sul servizio dell’avversaria chiudendo il set sul 6-4.

Chi si aspetta nella seconda ripresa una reazione da parte della Brady, arrivata in finale come outsider con la testa di serie numero 22, resta ampiamente deluso: la Osaka conquista due break di vantaggio volando fino al 4-0, e anche quando l’americana sembra risvegliarsi, accorciando fino al 4-2, il risultato non è mai davvero in bilico, tanto che alla numero 3 della classifica Wta basta mantenere il servizio fino alla fine, chiudendo il match con i parziali di 6-4, 6-3 in un’ora e 17 minuti di gioco. Per la Osaka è il quarto successo in uno Slam, dopo le vittorie a Flushing Meadows nel 2018 e nel 2020 e quella di Melbourne del 2019: il prossimo obiettivo non può che essere quello di migliorare il suo gioco sull’erba e sulla terra rossa (sia al Roland Garros sia a Wimbledon il suo miglior risultato è un terzo turno) per diventare definitivamente la tennista da battere nel circuito femminile.

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