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Liga: il Levante ferma ancora l’Atletico, il Real vince e ora è a -3

I Colchoneros cadono in casa, Casemiro promuove i Blancos a Valladolid. Successo in extremis per il Valencia, torna a vincere anche l’Elche

Nella 24esima giornata di Liga l’Atletico Madrid si ferma ancora, questa volta perdendo 0-2 contro il Levante: decisivi Morales e De Frutos. Si avvicina quindi in classifica il Real di Zidane, che con Casemiro passa di misura a Valladolid, mentre il Valencia vince in extremis: 2-0 al Celta Vigo nell’extra-time, gol di Vallejo e Gameiro. Ritorna infine al successo l’Elche contro l’Eibar, grazie al colpo di testa di Dani Calvo.

VALLADOLID-REAL MADRID 0-1
Il minimo indispensabile, anche con qualche rischio di troppo. Ma la sostanza è che ora, con il derby della capitale in vista, il Real Marid è a -3 dai cugini dell’Atlético. Allo Zorrilla i Blancos si presentano con una formazione rimaneggiata per un’infermeria pienissima e la migliore azione del primo tempo è infatti sui piedi dei padroni di casa, con Courtois che si deve superare per negare il vantaggio a Janko. La qualità delle due formazioni in campo non è paragonabile, ma fino all’intervallo si prende più spaventi il Real Madrid, che si fa vedere solamente con due reti annullate a Mariano Diaz per fuorigioco. La ripresa si apre esattamente sulla stessa falsariga, con una svista madrilena che viene punita da un tiro al volo di Orellana dall’altezza del dischetto: Courtois rispolvera l’aureola salvando lo 0-0. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa però al 20' l’uomo dei gol pesanti al servizio di Zidane, Casemiro. Su una punizione di Kroos il centrocampista brasiliano incorna infatti con ottimo tempismo e insacca per il vantaggio del Real. Ai punti il Valladolid meriterebbe ben più di quanto dice il tabellone, ma manca sempre qualcosina per infilare gli ospiti, più attrezzati. La partita si chiude così con il risultato di misura, che racconta però come i padroni di casa meriterebbero più punti di quanto manifesti la classifica.

VALENCIA-CELTA VIGO 2-0
Sofferta, tanto desiderata e poi agguantata all’ultimo. Quanto sono belle le vittorie di questo tipo, ovviamente dal punto di vista di chi ne è protagonista. In questo caso il Valencia, che al Mestalla insegue i tre punti a lungo, soprattutto dopo la superiorità numerica, e riesce a metterli in valigia solamente nei minuti di recupero. Il primo tempo vive di poche emozioni, se non per il gol annullato ai padroni di casa, con l’esultanza di Wass stroncata a causa di un fuorigioco. La ripresa non ha un ritmo forsennato, ma si infuoca quando al 19’ l’arbitro caccia il portiere ospite Ruben Blanco per un’uscita a cannone su Maxi Gomez. A questo punto la squadra di Gracia spinge, ma non riesce a sfondare il tenace muro del Celta almeno fino ai minuti di recupero. Al 94’, infatti, al termine di uno scambio stretto sotto porta, il passaggio di Vallejo non viene colto da nessuno e finisce in rete. Esultanze sfrenate per i valenciani, che però possono essere sicuri del successo solamente a tempo scaduto, quando Correia porta a spasso due avversari e serve Gameiro: botta in rete e partita finita. I padroni di casa fanno così un deciso passo verso la salvezza, mentre gli ospiti continuano la loro ricerca della vittoria in trasferta che nel 2021 non è ancora arrivata tra campionato e Copa del Rey.

ATLETICO MADRID-LEVANTE 0-2
Solamente tre giorni dopo l’1-1 dell’andata, il caso vuole che Atlético Madrid e Levante si ritrovino sùbito contro. I Colchoneros cadono ancora, incredibilmente, con due soli tiri in porta subiti. Dopo pochi minuti arriva il primo spavento per Simeone, con un lancio lunghissimo che trova Morales in fuga: da ottima posizione il diagonale mancino finisce però a lato della porta di Oblak. Pesano molto in campo i tre squalificati dei Colchoneros, ovvero Saul Niguez, Savic e Trippier e alla mezz’ora lo stesso numero 11 ospite non fallisce la seconda occasione e insacca un pallone vagante, anche se le deviazioni di Felipe ed Hermoso sono determinanti. Nella ripresa l’Atlético cerca di dare il via alla rimonta sulle spalle del solito Suarez e le occasioni fioccano. Su tutte, dopo una decina di minuti un suo destro potente si stampa sulla parte alta del palo e una manciata di secondi più tardi Simeone si vede annullata una rete per fuorigioco: insomma, il Levante scricchiola. I padroni di casa non hanno intenzione di mollare e continuano a spingere, ma Cardenas è insuperabile e devia anche un tentativo di Joao Felix. Proprio quando l’Atlético fa salire tutti in cerca del pari, De Frutos colpisce in ripartenza e chiude i conti al 96’. Suona un serio campanello d’allarme per Simeone, con una sola vittoria nelle ultime 4 partite di campionato e la caduta di un’imbattibilità interna che durava da 35 gare tra tutte le competizioni. Il Levante torna invece a vincere dopo 4 match senza successi: l’ultimo successo in trasferta risaliva al 30 gennaio, proprio a Madrid in casa del Real.

ELCHE-EIBAR 1-0
Cambia l’allenatore e la squadra torna a vincere dopo 16 partite senza successi. È in breve la storia di questo Elche, che beneficia sùbito dell’arrivo di Escribà in panchina e vince di misura sull’Eibar. Per vedere la prima rete della nuova gestione dopo l’addio ad Almiron servono 33 minuti. Il calcio d’angolo viene battuto dai padroni di casa con uno schema e la palla viene servita a Barragan sulla trequarti: cross in mezzo, Dani Calvo svetta sui difensori e incorna il pallone per un gol pesantissimo in chiave salvezza. Come da tradizione nelle sfide sul limbo della retrocessione, dove la paura la fa da padrona, la partita del Martinez Valero non regala molte emozioni. Anzi, l’altra unica grossa chance del match in un panorama di 5 tiri in porta totali è sempre sui piedi dell’Elche, con Josan che a metà ripresa salta il marcatore da ottima posizione e calcia a lato di un soffio. Con questi tre preziosissimi punti i padroni di casa agganciano quindi l’undici di Mendilibar a quota 21 punti e informa tutte le avversarie che la musica è cambiata. È invece la settima gara senza vittoria per l’Eibar, che in trasferta in campionato non trionfa addirittura dallo scorso 30 novembre.

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