Nella terza giornata del Sei Nazioni di rugby l’Italia cede come da pronostico contro una discreta Irlanda, che domina e guadagna anche il punto bonus. Sei mete per gli ospiti, tre per tempo, con Connors che riesce a marcare due volte: di Keenan, Kingrose, Stander e Earls le altre segnature degli avversari, mentre gli Azzurri riescono a poggiare il pallone oltre la linea solamente a fine primo tempo con Meyer, in una partita retta soltanto a tratti.
ITALIA-IRLANDA 10-48
Contro l'Irlanda cade l’Italia ancora una volta, purtroppo come era prevedibile. In realtà dopo soli tre minuti all'Olimpico gli Azzurri riescono a mettere il naso avanti, con il “penalty kick” di Garbisi che punisce l’indisciplina difensiva degli ospiti: Sexton imita però l’avversario e rimette sùbito in parità il punteggio. L’Irlanda spinge e si vede negata una meta piuttosto evidente tra qualche protesta, ma i musi lunghi durano poco perché all’11’ arriva già la prima meta: Ringrose marca e Sexton trasforma ancora per il 3-10. L’Italia difende quanto riesce, ma al 17’ lo stesso esperto mediano d’apertura si conferma infallibile con il terzo calcio tra i pali. Gli Azzurri di Smith non sfruttano poi un buon momento e alla mezz’ora Keenan approfitta di un paio di placcaggi errati e segna la seconda meta irlandese, trasformata dal perfetto Sexton per il 3-20. I padroni di casa quindi vacillano e Connors cala il tris. Proprio nel finale della prima frazione un’ottima giocata di Garbisi porta alla prima metà azzurra di Meyer: lo stesso Garbisi centra l’acca e l’Italia va a riposo in doppia cifra.
Il ritorno in campo all’Olimpico riporta sulla terra la Nazionale, con Stander che va in meta in un paio di minuti e Sexton che trasforma. La stessa premiata ditta fa il bis al 23’, con gli Azzurri in difficoltà anche per il cartellino giallo a Zilocchi, ma l’arbitro Reynal la annulla dopo un consulto con il Tmo. Passa qualche minuto ed è però Connors a trovare la seconda meta della ripresa, facilitato anche dalla doppia superiorità numerica per il giallo a Bigi, e i ragazzi di Smith sembrano cedere: Lowe marca poco dopo, ma il Tmo nota un passaggio avanti e rende vano lo sforzo irlandese. Prima della fine c’è tempo poi per qualche scorribanda e la sesta meta, di Earls: l’Irlanda si gode così la netta vittoria e il punto bonus.
GALLES-INGHILTERRA 40-24
Questo Galles sa solo vincere. Dopo Irlanda e Scozia, anche l’Inghilterra cade nel Sei Nazioni contro i terribili rossi, in un match tosto condotto per quasi tutti gli 80 minuti, ma sempre in equilibrio fino all'ultimo quarto d'ora di gara. La Triple Crown - dominio su tutte le nazionali di Regno Unito e Irlanda - matura definitivamente solo sullo sprint finale, quando Sheedy continua a calciare con precisione senza sosta e Hill si rende protagonista della meta finale proprio a due giri d'orologio dal termine. Dopo 62 minuti di gioco le squadre erano infatti sul 24-24, con gli inglesi che erano riusciti a ricucire uno svantaggio inseguito con voglia sin dai primi istanti di match. Di Adams, Williams e Hardy le altre tre mete gallesi, mentre per gli ospiti hanno marcato Watson e Youngs, gioie personali che non sono bastate però nel conteggio finale.