Si è fatta attendere poco la replica della Uefa alla proposta del Premier Boris Johnson di far disputare nella sola Inghilterra i prossimi Europei itineranti. Il massimo organismo calcistico europeo, spalleggiato dalla Football Association, ha detto no all'idea a causa di problemi logistici insormontabili. Impensabile, infatti, riprogrammare viaggi, hotel e campi di allenamento per le 24 nazionali qualificate.
"La UEFA è impegnata a organizzare UEFA EURO 2020 in 12 città europee, secondo il programma concordato la scorsa estate. Non ci sono altri piani in corso" hanno fatto sapere i vertici del calcio europeo interpellati dal Times.
Johnson dovrà mettersi il cuore in pace e accontentarsi: Londra - nello stadio di Wembley - ospiterà le due semifinali di Euro 2020 (6-7 luglio), oltre alla finale di domenica 11 luglio.
Tra le 12 città ospitanti c'è anche Roma e nella giornata di martedì il presidente della Figc, Gabriele Gravina, aveva manifestato la propria contrarietà alla proposta anglosassone. "Voci su un Europeo in sede unica? Sono infondate, l'abbiamo già detto in più di una occasione - le parole del numero 1 del calcio italiano -. Molte nazioni hanno giocato il loro primo tempo e sono in vantaggio rispetto al nostro Paese, ma abbiamo molta fiducia nelle nostre autorità di governo e siamo convinti che recupereremo terreno per quanto riguarda la politica della vaccinazione".