SPAGNA

Liga: il Barcellona batte l’Osasuna e torna a -2 dalla vetta. Affonda il Siviglia

I blaugrana passano 2-0 a Pamplona, con reti di Jordi Alba e del classe 2003 Ilaix Moriba. Gli andalusi si confermano in crisi: l’Elche vince 2-1

Barcellona protagonista nel sabato di Liga: i blaugrana battono 2-0 l’Osasuna e si riportano a -2 dalla vetta occupata dall’Atletico Madrid, impegnato domenica nel derby contro il Real. Jordi Alba apre le marcature al 30’, il classe 2003 Ilaix Moriba raddoppia all’83’. Il Siviglia perde 2-1 in casa dell’Elche: in rete Raul Guti e Carrillo per la squadra di casa, de Jong per gli andalusi. Nelle altre partite, successi per Cadice e Valladolid.

OSASUNA-BARCELLONA 0-2
Difficile capire cosa sia effettivamente cambiato dal deludente pareggio interno contro il Cadice del 21 febbraio, ma quel che è certo è che, da allora, il Barcellona non ha più sbagliato un colpo: magari la vittoria in casa dell’Osasuna è un po’ meno convincente rispetto al 3-0 contro l’Elche e al doppio successo contro il Siviglia, ma tanto basta per riportarsi a -2 in classifica dall’Atletico Madrid capolista, impegnato domenica pomeriggio nell’attesissimo derby contro il Real Madrid. Reduce da un periodo piuttosto positivo (tre vittorie nelle ultime quattro uscite), la squadra di casa non ha timori reverenziali e prova a rispondere colpo su colpo alle iniziative blaugrana, ma alla mezz’ora Leo Messi decide che è il momento di dare un primo strappo: quello dell’argentino è un lancio di precisione millimetrica per Jordi Alba, che con il mancino scaglia una bordata che non lascia scampo a Sergio Herrera. L’Osasuna prova immediatamente a reagire, e solo un gran riflesso di Ter Stegen impedisce a Ruben Garcia di trovare il pari: è il segnale che, al di là del vantaggio, per il Barcellona non sarà una passeggiata. Nella ripresa, infatti, i navarri provano a sfruttare qualche spazio lasciato libero dalla squadra di Ronald Koeman, ma arrivati in area non riescono ad affondare il colpo. Si profilerebbe comunque un finale equilibrato, se non fosse che il Barça ha mille risorse e tra queste c’è Ilaix Moriba, uno dei più talentuosi della nuova generazione di canterani: il classe 2003, all'83', chiude i conti con un altro mancino vincente, ancora su assist di Leo Messi, e firma così il suo primo, storico gol nella Liga. Gli ultimi minuti sono così pura accademia per gli ospiti: la vetta della classifica è sempre più vicina, tutta la pressione è ora sulle due squadre della capitale spagnola.

CADICE-EIBAR 1-0
Dopo aver raccolto la miseria di due punti nelle ultime sette uscite, il Cadice si rialza nella sfida salvezza contro l’Eibar. Il match è equilibrato fin da subito, ma dopo una rete annullata per parte (al 15’ l’autogol di Marcos Mauro è invalidato per un mani di Edu Exposito, dieci minuti dopo Salvador Sanchez va a segno per i padroni di casa, ma in posizione irregolare) il Cadice passa al 40’: a firmare il gol è Alvaro Negredo, che realizza di testa l’1-0 complice la disattenzione in marcatura dell’ex romanista José Angel. Nella ripresa gli ospiti hanno un’enorme occasione per pareggiare: Juan Cala commette un fallo di mano in area, dal dischetto va il portiere Marko Dimitrovic (a segno lo scorso 21 gennaio contro l’Atletico Madrid) ma il collega Jeremias Ledesma intuisce la traiettoria del pallone e neutralizza la conclusione. È una botta psicologica non da poco per gli ospiti, che perdono fiducia e non riescono più a riavvicinarsi alla porta avversaria con pericolosità. Il Cadice controlla fino al triplice fischio e vince, salendo a 28 punti e portandosi a +6 rispetto al terzultimo posto, occupato proprio dall’Eibar.

ELCHE-SIVIGLIA 2-1
Sulla carta sembrava la partita giusta per dimenticare il doppio ko contro il Barcellona, sabato scorso in campionato e mercoledì nell’incredibile sfida di Coppa del Re: i postumi della ‘remuntada’ subita al Camp Nou, però, si fanno sentire non poco e il risultato finale premia meritatamente un Elche decisamente più vivo, più solido e soprattutto più concreto, sicuramente migliore del penultimo posto che occupava prima del calcio d’inizio. Spiazzato dalla capacità dei propri avversari di tenere il campo, il Siviglia, nonostante la presenza in campo di giocatori di estro come l’ex atalantino Gomez, fatica anche solo a superare la metà campo non solo nel primo tempo, ma anche per buona parte della ripresa. Ad approfittarne è quindi la squadra di casa, che prima spaventa gli andalusi al 55' con una conclusione di Lucas Boye che trova l’efficace risposta di Vaclik, e poi riesce a concretizzare il predominio tattico al 70’, quando Raul Guti sfrutta al meglio l’assist di Fidel e scaglia una conclusione sulla quale il portiere ceco non riesce ad arrivare. Sette minuti dopo arriva anche il raddoppio: a firmarlo è Carrillo, da posizione ravvicinata, nonostante il disperato tentativo di salvataggio da parte di Vaclik che però, come confermato dal Var, avviene oltre la linea di porta. Gli ospiti si risvegliano solo nel finale: de Jong va a segno al 90’ su cross di Acuña ma è troppo poco, troppo tardi e alla fine vince l'Elche. Al Siviglia servirà ben altro spirito, martedì contro il Borussia Dortmund in Champions League, per rimontare il 2-3 dell’andata: giocando come oggi le possibilità sarebbero davvero quasi nulle.

VALLADOLID-GETAFE 2-1
Successo fondamentale in chiave salvezza per il Valladolid, vittorioso per la prima volta in campionato dallo scorso 2 gennaio, contro un Getafe incapace di dare continuità alla vittoria contro il Valencia della scorsa settimana. Allo stadio ‘Zorrilla’ i Blanquivioletas sembrano riuscire a chiudere la pratica in meno di mezz’ora: al 14’ Oscar Plano firma l’1-0 con un bel tuffo su assist di Orellana, dieci minuti dopo è un’altro colpo di testa vincente, quello di Shon Weissman, a beffare Soria, colpevole di aver respinto male il cross dell’ispirato Orellana. Al 37’ Jaime Mata accorcia con classico gol dell’ex (complice la deviazione con il braccio di El Yamiq) ma gli Azulones faticano a trovare il bandolo della matassa e non si rendono mai realmente pericolosi nella ripresa. All’85’ proprio Mata si fa espellere direttamente per un brutto intervento su El Yamiq, e il Valladolid ha gioco facile nel controllare il vantaggio fino al triplice fischio.

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