Se c’è un immagine che può descrivere bene il calcio cinese in questo momento è il fatiscente stadio di Ordos. Un impianto calcistico da oltre 40.000 posti costruito nel bel mezzo del deserto di una città fantasma, piena di edifici vuoti ed architetture spettacolari, sorta con il boom edilizio di inizio millennio. Lo stadio di Ordos ha ospitato l’importante evento di Miss Mondo nel 2012 vinto dall’attrice cinese Yu Wenxia, ma successivamente l’impianto non è mai più stato utilizzato e rimane li, come emblema di una mancata progettualità, dato che a Ordos non vi sono mai state società calcistiche che nella storia hanno raggiunto il professionismo.
Sono tre anni che vivo in Cina, a Pechino per l’esattezza, una città immensa, ma allo stesso tempo non così difficile come potrebbe sembrare, dato che offre servizi relativi alla logistica che sono impareggiabili e che testimoniano la grande crescita che ha compiuto il paese negli ultimi 30 anni. Eppure vi è ancora un’attitudine estremamente lampante in alcuni settori (educazione, sport e propaganda) che richiama quella mentalità dei terribili anni sotto Mao (e tipica dell’URSS) nella quale le apparenze contano molto più dei fatti.