Elisa Di Francisca ha deciso di raccontare la sua vita senza filtri. Presentando il suo libro "Confessioni di una campionessa imperfetta", in un'intervista a La Repubblica, ha anticipato alcuni passi particolarmente scioccanti: "Sono sopravvissuta alla violenza maschile. Forse lui mi avrebbe sfigurata, forse sarei finita nel lungo elenco delle donne vittime di un rapporto sbagliato. Invece sono qui, perché ho detto basta, grazie anche a una madre che mi è stata vicina, non solo quando lui con un pugno mi ha spaccato il labbro".
Rivelazioni destinate a far discutere e che dimostrano come anche le campionesse olimpiche possano vivere le peggiori esperienze: "C'è stato un momento in cui ho avuto il rigetto degli uomini, almeno di quelli che capitavano a me, così è stato normale avere una relazione con Claudia, una mia compagna di squadra. Nel senso che eravamo molto intime, pensavamo allo stesso modo, avevamo una sensibilità comune e c’è stata una pulsione fisica. Le ho sempre detto: a me piacciono gli uomini, ma se proprio dovessi baciare una donna quella saresti tu. È iniziata così, è durata un anno, lei voleva discrezione, io la provocavo davanti a tutti: dai, amore, sali, che ti aspetto in camera. La seduzione mi piace. Per me era un’esperienza nuova, per lei no, tanto che voleva farmi cambiare idea sugli uomini. Intanto c’è chi mi faceva domande sceme: ma tu per strada chi guardi? Io guardo tutti, perché penso che tutto abbia qualcosa da darmi".
Di Francisca ha parlato anche della prossima Olimpiade di Tokyo a cui non parteciperà: "Mi sarebbe piaciuto far vedere a mio figlio, che ha tre anni e mezzo, la mamma in pedana. Ma sono incinta di Brando. E tutta questa incertezza sui giochi mi ha scombussolata, come l'anno senza gare. Io non voglio stare sul filo, l'idea di vivere un'Olimpiade segregata, con la paura di prendere il virus, non fa per me, anche perché sono claustrofobica".