Il pericolo di un corto circuito globale, anche nel calcio, era un'ipotesi che da quando il pallone è tornato a rotolare è sempre rimasta lì, nascosta ma non troppo. Gli impegni delle nazionali nel pieno della stagione calcistica e della pandemia di Covid che non accenna a fare meno danni, stanno facendo il resto. In vista delle qualificazioni al Mondiale 2022 e della Coppa d'Africa, in giro per l'Europa sono diversi i casi spinosi di giocatori impossibilitati a rispondere alle convocazioni per limitazioni nei viaggi. Tolto i sudamericani, per cui la CONMEBOL ha sospeso il turno di qualificazione, dalla Francia alla Polonia ma non solo, la tensione sta aumentando viaggiando sulla linea sottissima del buon senso e del regolamento.
I giocatori sono bloccati dalla quarantena ma, in molti casi, vengono comunque convocati. Basta vedere i casi degli interisti Barella, Bastoni e Sensi chiamati da Mancini, oltre a Lukaku dal Belgio.
Se il Bayern Monaco non intende liberare Robert Lewandowski e David Alaba per le partite della Polonia in Inghilterra e dell'Austria in Scozia a fine marzo, a causa del problema della quarantena al ritorno dalla trasferta, secondo le normative attualmente in vigore in Germania, la questione è decisamente più complicata in Francia dove ad essere bloccati sono moltissimi giocatori chiamati per la Coppa d'Africa.
Le convocazioni delle nazionali impegnate nelle gare di qualificazione alla Coppa d'Africa saranno pesantemente condizionate dopo che ai giocatori della Ligue 1 e della Ligue 2 - i massimi campionati di calcio in Francia - e' stato vietato di lasciare l'Europa. Le quaranta squadre della Ligue 1 e 2 hanno votato all'unanimità di impedire ai propri tesserati di lasciare l'Ue e lo Spazio economico europeo, a causa del periodo di quarantena cui dovrebbero sottoporsi al loro ritorno in Francia, a causa dei timori legati ai contagi da Covid-19.
In assenza di un'esenzione per i giocatori stranieri messi a disposizione delle loro nazionali e visti i tempi di risposta imposti dalle normative internazionali, i club di Ligue 1 e Ligue 2 hanno deciso di applicare all'unanimità la circolare Fifa del 5 febbraio 2021 tenendo conto delle numerose restrizioni di viaggio nel mondo", ha affermato in una dichiarazione la LFP, l'organo che gestisce i campionati di Ligue 1 e Ligue 2 in Francia.
La federcalcio del Senegal ha provato a chiedere il via libera alla corrispondente francese, definendo "discriminatoria" la scelta che priverebbe la selezione senegalese di almeno 12 dei 26 convocati dal ct. A causa della pandemia Covid-19, la Fifa ha allentato le sue regole sulla convocazione dei giocatori per la prossima serie di partite delle nazionali, consentendo ai club di trattenere i loro calciatori se la quarantena è obbligatoria al ritorno.
Nei guai c'è anche la Polonia, che rischia di perdere in un colpo solo i suoi tre attaccanti top. Oltre a Lewandowski, infatti, anche Krzysztof Piatek e Arkadiusz Milik potrebbero non poter rispondere alla convocazione per le prossime sfide valide per le qualificazioni ai Mondiali contro Ungheria, Andorra e Inghilterra. Anche se il segretario generale della Federcalcio polacca, Maciej Sawicki, ha assicurato che verrà fatto ogni sforzo per garantire che tutti siano a disposizione del ct Paulo Sousa, le norme in vigore in Germania e Francia spingono anche Hertha Berlino e Marsiglia a negare i giocatori alla nazionale.