La 112esima edizione della Milano-Sanremo parla fiammingo, grazie al vincitore Stuyven che coglie di sorpresa i favoriti negli ultimissimi chilometri e taglia per primo il traguardo. Ancora Belgio, quindi, dopo Van Aert nel 2020, con uno sprint a 2mila metri dalla fine che trova impreparati gli avversari più quotati. Sul podio finiscono anche Ewan e Van Aert, mentre il miglior italiano è Colbrelli, ottavo all’arrivo.
Lo ha spiegato lui stesso a fine gara usando una metafora pokeristica: è stato un “all in” andato a buon fine a consegnare la 112esima Milano-Sanremo nelle mani di Stuyven, secondo belga consecutivo a vincere dopo Van Aert nel 2020. In realtà già mezz’oretta dopo la partenza un gruppo di otto corridori stacca il gruppo, dilata il vantaggio già all’altezza di Pavia e riesce a difenderlo ben oltre il passaggio in terra piemontese, ma gradualmente il plotone si avvicina quando sulle gambe ci sono già oltre 250 chilometri di gara. A un’oretta circa al traguardo però i primi temerari cominciano a cedere uno a uno, dietro Bennett fora quando la Cipressa si avvicina e pian piano tutti i fuggitivi vengono assorbiti dal gruppone nonostante gli sforzi.
Bettiol sembra mollare e Ganna fatica. La Jumbo-Visma e la Ineos alzano il ritmo con lo scopo di fare selezione, ma la Cipressa è alle spalle senza che nulla di clamoroso sia accaduto. I due terzi di gara con il gruppetto in fuga è decisamente concluso: le accelerazioni limitano a 30-40 uomini i tenaci con una decina di secondi di vantaggio sul secondo blocco, con qualche velocista rimasto scottato quando ormai si capisce che sarà il Poggio il crocevia decisivo, punto cruciale per chi vuole fare la differenza. All’inizio della salita il gruppo si compatta nuovamente, Alaphilippe e Van Aert si marcano stretto e proprio il francese campione del Mondo è il primo a rompere gli indugi: in 10-15 tengono il passo, compresi Ewan e Van der Poel che rispuntano da dietro. A poco più di 2mila metri dalla fine è però Stuyven che prova a sprintare, gli altri si squadrano e sembrano perdere l’attimo per contrastare il numero del belga, che in volata riesce a tenere la ruota davanti a tutti e si prende la grande classica davanti proprio a Ewan e Van Aert. Ottava posizione per il miglior italiano all’arrivo, Colbrelli.