LA RICERCA

Runfulness: lo stato di consapevolezza e benessere che nasce dalla corsa

I benefici del running a livello psicologico: più creatività e meno stress

Chiunque corra lo sa benissimo: che siano venti, trenta, cinquanta o quanti ne volete, i minuti spesi di corsa aiutano il fisico e la mente, a volte addirittura più la seconda che non il primo. I pensieri fluiscono meglio, le preoccupazioni si dileguano, lo stress cala e la voglia e la forza per ripartire si accrescono. Ci sono ragioni fisiologiche che spiegano tutto questo e ce ne sono anche di psicologiche: ecco allora la Runfulness, uno stato di consapevolezza e benessere che, rilassando il cervello, lo pone in una condizione di particolare predisposizione alla creatività e allo sviluppo di nuove idee

Per dare una veste scientifica a queste osservazioni Brooks ha condotto due ricerche, una in un laboratorio di neuroscienze e una sul campo con un sondaggio tra centinaia di runner. Lo studio eseguito in collaborazione con il professor Olivier Oullier, specialista di fama mondiale in neuroscienze comportamentali, ha avuto lo scopo di osservare l’evoluzione dello stress e della concentrazione prima, durante e dopo la corsa e di esaminare in che modo contesti visivi e sonori diversi influenzano lo stato mentale durante l’attività fisica. Ai runner sono stati applicati i sensori cerebrali wireless EMOTIV Brainwear con tecnologia EEG (ElectroEncephaloGraphy) per monitorare l’attività cerebrale nella corteccia cerebrale. Chiari i risultati: "L'80% dei runner ha mostrato una chiara diminuzione del livello di stress e il 40% del livello di concentrazione eccessiva. Questo - ha spiegato il professor Oullier- porta a uno stato di benessere, permette di staccare la spina dalle preoccupazioni quotidiane e porta a nuove idee. Introducendo il neologismo Runfulness, Brooks spiega esattamente quello che percepisce il cervello dei runner, perfino i cambiamenti di cui essi possono non essere consapevoli”.

Ma, come si diceva, oltre al progetto pilota di impronta neuroscientifica, Brooks ha condotto un altro studio coinvolgendo diversi runner da tutta Europa con l’obiettivo di determinare quale effetto ha la corsa sullo stato mentale di chi corre con regolarità. Ai runner è stato chiesto se la corsa li ha mai portati ad avere nuove idee che hanno cambiato la loro vita personale o professionale: ebbene, l’80% degli intervistati ha affermato di aver concretizzato nuovi progetti e aver avuto nuove idee e non pochi hanno raccontato di aver preso correndo le decisioni più importanti della propria vita. Nove runner su 10 hanno dichiarato di pensare, mentre corrono, a cose a cui normalmente non penserebbero.

E allora, cosa aspettate? Un buon paio di scarpe e via. E soprattutto, buona Runfulness a tutti!
 

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