BeNeLeague, prova tecnica di Superlega

Olanda, Belgio e il nuovo calcio transnazionale

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"L'Assemblea generale della Pro League (Belgio) ha votato oggi all’unanimità un accordo di principio sulla direzione per la futura ambizione del calcio professionistico belga”. Questo l’annuncio ufficiale della federazione di calcio belga, datato 16 marzo, che avvia alla costituzione di un campionato transnazionale tra Belgio e Olanda. Se la cosa dovesse andare in porto vedremmo l’Ajax competere con l’Anderlecht, il Feyenoord con il Club Brugge, il PSV con il Genk, in un nuovo modo di fare e di ve(n)dere il calcio: basta provincialismi, basta derby tra vicini di casa. Adesso la competizione è transfrontaliera.

Ma proviamo a fare un passo indietro e ad approfondire come è nato questo progetto, i suoi pro e soprattutto, dal nostro punto di vista, i suoi contro. La BeNeLeague, questo il nome del futuro campionato, in fondo non è una novità né un’idea peregrina, anzi; la formula è invece già stata utilizzata nei campionati di hockey e, per appena tre anni, nel calcio femminile.

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