Domenico Berardi ha lasciato il ritiro della Nazionale per un risentimento agli adduttori, ma con un pezzetto di Europeo in tasca. Gli sono bastati 75 minuti e il gol contro l’Irlanda del Nord per fare altri significativi passi avanti. Mancini, dopo averlo inizialmente coinvolto, non lo aveva mai convocato nel 2019, né per i primi impegni post pandemia dello scorso settembre. Richiamato in causa, l'attaccante del Sassuolo ha risposto alla grande con 4 gol in 5 presenze, 3 nelle ultime 3, viaggiando al ritmo di una rete ogni 66'.
A 26 anni sembrano anche svaniti i limiti caratteriali che lo gettarono nel panico al tempo della prima convocazione azzurra, ottobre 2015. Berardi arrivò a Coverciano intimorito dal grande salto in azzurro e dopo aver saltato Empoli-Sassuolo per un piccolo problema accusato nel riscaldamento. Fu rimandato a casa, anche se gli esami eseguiti dallo staff azzurro non rivelarono nulla di particolare. L'allora ct Conte infatti si soffermò poco sull'infortunio e molto sul concetto di 'paura': “È un po’ spaventato, preferisce curarsi”.
Tempi ormai lontani. Oggi Berardi è una realtà azzurra che complica le scelte di Mancini in vista degli Europei. L’ala del Sassuolo potrebbe prendere il posto di Zaniolo, centrocampista ma anche attaccante esterno destro proprio come Berardi… Del resto il ct ha recentemente iniziato a frenare sulla possibilità di inserire il giallorosso, reduce dall’infortunio al crociato, nella lista dei 23: “Non possiamo rischiare di chiamarlo se lui non sarà pronto – ha detto Mancini – è un ragazzo giovane che sicuramente potrà giocare altre competizioni internazionali importanti”.