Un talento ventenne per la nuova Juve. Non è fatta, ma in Spagna se ne parla con sempre maggiore insistenza. Il talento in questione è Kang-in Lee, meglio noto solo come Kang, trequartista o seconda punta, sudcoreano del Valencia, prodotto del settore giovanile e nazionale del suo Paese (3 presenze). Affare che non sarà sicuramente fine a sè stesso, visto il nome di chi farà da intermediario per provare a chiudere.
"Il Valencia svenderà un giocatore senza sapere se è davvero forte". Si dice questo in tribuna stampa al Mestalla di Kang-In Lee, che è arrivato da quelle parti quando era bambino (2011) e non ha mai traslocato, quando forse ne avrebbe avuto bisogno per fare esperienza. In Liga gioca pochino, 20 presenze di cui 12 da titolare, 1 gol in stagione ma in Copa del Rey. I motivi di questo scarso impiego sono due. Il primo è "politico", perché il ragazzo ha un contratto in scadenza il 30 giugno del 2022 e attraverso il suo procuratore Javi Garrido ha già comunicato in maniera categorica che non rinnoverà. Il secondo è tattico: il 4-4-2 dell'allenatore Javi Gracia non prevede il trequartista come non lo prevedeva lo schema di Marcelino, che lo ha allenato dal 2017 al 2019. Kang-In Lee viene impiegato come esterno di centrocampo e gli viene chiesto esattamente quello che non sa fare, correre dietro ai terzini avversari. Per questo il divorzio a fine stagione è scontato.
IL RUOLO DI MENDES - Qui si inserisce l'interesse serio della Juventus. Ma quanto costa il coreano? In gennaio qualche club di Premier che si è fatto vivo si è sentito richiedere 12 milioni, ritenuti una cifra troppo elevata dagli interlocutori. Oggi, a poco più di un anno dalla scadenza, una cifra verosimile è di 7-8 milioni che potrebbe rendere ancora più appetibile l'affare. Qui si inserisce il ruolo di Jorge Mendes, il potentissimo procuratore di Cristiano Ronaldo, che in seno al Valencia può essere considerato un vero e proprio plenipotenziario, comunque almeno braccio destro del patron Peter Lim, che si occupa del club più da casa sua a Singapore che dalla Spagna. E' proprio Mendes che sta provando a chiudere per Kang-In Lee, ma in realtà è facile leggere in questa operazione la volontà della Juve di rinsaldare i rapporti con un personaggio così influente. Presto sarà necessario sedersi a un tavolo per parlare del futuro di Cristiano Ronaldo, del quale Nedved ha detto "resterà al cento per cento" ma sul quale bisogna fare qualche calcolo in proiezione futura (ha ancora un anno di contratto). E poi c'è in ballo anche un altro giocatore che alla Juve piace moltissimo, il difensore centrale portoghese (adattabile anche a terzino sinistro) Nuno Mendes dello Sporting Lisbona, altro club molto ben controllato dall'impero di Jorge Mendes. Lo Sporting a parole dice di volere l'intera clausola rescissoria da 70 milioni, ma Jorge Mendes può quasi tutto da quelle parti.
MEGLIO DEPAY DI AGUERO - Non è un mistero che la Juve si stia muovendo con molta decisione sul mercato degli attaccanti. Sempre vigile su Icardi e Milik, sta soppesando i pro e i contro del riscatto di Morata e tenendo d'occhio anche gli svincolati. In questi giorni si è parlato parecchio di Aguero che presenta parecchie controindicazioni delle quali Paratici è ampiamente conscio: ha 33 anni, viene da stagioni tormentate per gli infortuni, vuole 10 milioni netti a stagione. Se proprio ci deve essere un colpo a costo zero, meno incognite presenta Memphis Depay del Lione, che è molto più giovane, chiede un ingaggio molto più umano e ha ancora margini di crescita. Non è un centravanti vero, questo va sottolineato, ma potrebbe anche essere il potenziale sostituto di Dybala se decidesse di scegliere il bianconero a dispetto degli altri due club che lo cercano: il Barcellona (non è una novità) e il Borussia Dortmund.
UNA VERA RIVOLUZIONE - Siamo ancora alla fase embrionale della Juve futura, ma quello che si prospetta è una vera e propria rivoluzione. Ormai scontato che non verranno rinnovati i contratti di Buffon e Chiellini, che dovranno decidere se giocare ancora oppure smettere. Sono da tempo sul mercato i centrocampisti Ramsey e Rabiot, che hanno ingaggi altissimi (7 milioni netti a stagione) e decisamente sproporzionati rispetto al rendimento offerto in campo. C'è un grosso punto interrogativo su Alex Sandro, che potrebbe andare in Premier League e potrebbe essere sostituito dall'atalantino Gosens. E poi c'è Locatelli, che Pirlo avrebbe voluto già all'inizio della sua avventura e che invece avrà salvo sorprese in estate. Meglio tardi che mai.