Sembrava un nuovo deplorevole episodio di razzismo su un campio di calcio, invece quanto accaduto durante Cadice-Valencia di Liga tra il difensore gialloblù Cala e quello ospite Diakhaby è stato archiviato dalla lega spagnola come "fatto che non sussiste". Le accuse rivolte dall'ex difensore del Lione con tanto di abbandono del campo seguito da alcuni compagni di squadra, ovvero di essere stato etichettato come "neg... de m..." non hanno trovato riscontro nei filmati visionati e negli audio acquisiti dai tecnici specializzati incaricati dalla Liga.
"Le analisi degli elementi hanno portato a non riscontrare alcuna prova di insulti razzisti di Juan Cala con i termini denunciati da Mouctar Diakhaby - si legge nel comunicato -. Sono stati visionati tutti i video e gli audio disponibili della partita, consultando anche un’impresa specializzata che ha analizzato i labiali delle conversazioni e lo studio del comportamento. LaLiga ribadisce la sua condanna al razzismo e di qualsiasi tipo di manifestazione d’odio".
Del resto lo stesso Cala era stato piuttosto netto e sicuro di sé nel postpartita, alzando una difesa forte e convinta del proprio operato, minacciando anche di lasciare il calcio se mai qualcuno avesse trovato una singola prova di quanto veniva accusato. Non è accaduto e tutto può restare come un triste, anzi tristissimo ricordo, ma questa volta slegato dal razzismo.